1. Tua schiava per un giorno


    Data: 11/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... di trentatré anni e abitava ad Alessandria, la sua voce era amabile, rassicurante e rinfrancante. Fummo entrambe contente d’abitare nella stessa regione, perché io infatti abito nei pressi di Asti. Per alcuni giorni ci siamo spedite numerose e-mail che hanno contribuito a rendere sempre più profonda la reciproca conoscenza: siamo diventate intime amiche, anelanti e smaniose entrambe di conoscersi al più presto di persona. A me piaceva tanto quel suo essere sicura di sé e un poco autoritaria, io, viceversa masochista, mi eccitavo all’idea di consegnarmi nelle sue mani amorevoli, premurose e severe. Un giorno ricevo una sua e-mail che con un tono lapidario annunciava:
    
    ‘Cara Giada, vorrei essere lì con te e farti totalmente mia schiava’.
    
    Io rimasi per alcuni istanti disorientata e sconvolta: io mi ero confessata totalmente a lei, e lei d’inclinazione e di vocazione prettamente sadica e viziosa m’aveva sapientemente arpionata grazie alla mia tendenza a godere nell’essere afferrata e sottomessa. Quella sera mi masturbai tanto pensando a lei, tenendomi due mollette da bucato pinzate sui capezzoli, il dolore era forte ma resistetti:
    
    ‘Sì, questo &egrave per te Patty’ – mi ripetevo io accalorata più che mai. In quell’occasione l’orgasmo che ricevetti fu pieno, sodo e appagante.
    
    Fuori dalle finestre di casa Asti viveva la sua normale serata di settembre, con la gente che passeggiava per il centro storico chiuso al traffico. La situazione era ormai matura, così decidemmo ...
    ... d’incontrarci, in quanto lei sarebbe venuta da me. Conosceva abbastanza bene la città di Asti, la seconda domenica di settembre in perfetto orario alle dieci di mattina era sotto casa mia. Tutte e due ci eravamo descritte abbondantemente sia per telefono ma anche via e-mail, altresì dal punto di vista fisico, sicché incontrarci non riservò quindi grandi sorprese. Lei trovò in me quella morettina che le avevo detto d’essere, io ebbi il piacere di trovare Patty più dinamica, giovanile e più bella di quanto m’aspettassi. L’accordo era, dal momento che avremmo chiuso la porta del mio appartamento alle nostre spalle, lei sarebbe stata la mia padrona, io prontamente la sua prigioniera fino alle ore diciannove. Lei non perse del tempo, perché appena dentro m’ordinò di spogliarmi completamente, io eseguii senza batter ciglio. Dopo esaminandomi completamente mi toccò tutta, stringendomi sapientemente i seni con le mani, successivamente frugandomi eruditamente le parti intime infilandomi anche un dito nell’ano. Mentre Patty mi penetrava la fica con il dito medio, io con gli occhi bassi le riferii:
    
    ‘Credo d’essere ancora vergine, non sono mai stata con un uomo, a parte qualche oggetto leggermente infilato’.
    
    Lei non fece commenti, non espresse giudizi, mi disse che avrei dovuto parlare solamente per ribattere alle sue domande. Io feci cenno di sì con la testa, quel gioco mi piaceva da morire, ero eccitata, elettrizzata ed euforica, in quanto mi sentivo bene come poche volte in vita ...