Io e la cugina matura (iii) – sverginata al club privè
Data: 10/01/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... conosco…
Cambio strategia: avvicino le mie labbra alla fica… la bacio, e poi esco la lingua ed inizio a pennellare sulla micetta ancora chiusa… Scendo leggermente in mezzo al taglietto, e poi torno a baciargliela appassionatamente…
Lavoro ancora di lingua, le tiro, quasi a volerle “strappare”, le labbra interne… Il suo miele si fa sempre più abbondante…
Torno a lavorare di dita… E poi di bocca e poi ancora di dita…
Il monte di venere si innalza sempre di più… Leggeri ma insistenti colpetti sul clitoride… E Barby che torna a torturasi le tettine…
Il mio dito va sempre più veloce in mezzo a quello spacco divino…
E’ ormai dilatata al punto giusto, con il grilletto fuori…
Mi stacco da lei per pochi attimi, giusto il tempo per poterle sollevare ed allargare le cosce…
Riattacco, ma questa volta inizio a pennellare la passerina con la punta del mio membro ormai anch’esso turgido, provo ad inserirlo ma lei – forse terrorizzata dalla possibilità di provare dolore – mi respinge e si tocca con le sue dita…
In silenzio, la rassicuro accarezzandole più volte l’addome, cosicchè si rilassi un poco…
Appoggio di nuovo il cazzo e riprovo a spingere in profondità, ma anche se è fradicia è troppo tesa…
Ricomincio a pennellare la fessura, e – all’improvviso – con un colpo di reni vigoroso, spingo…
Finalmente sono dentro!, finalmente è FEMMINA fatta!
Mi sento avvolgere dalla sua membrana che è ancora lì, il sangue comincia a uscire… Ma l’importante, è che ...
... lo abbiamo fatto…
Resto immobile per un po’, contemplando anche quella meraviglia di fichetta, aspetto che si abitui a me, ad avermi dentro di lei… Poi lo estraggo…
Mi avvicino al suo orecchio e, “coccolando” simultaneamente la patatina le chiedo:
- “Ti ho fatto male?”.
Lei, non mi risponde immediatamente, mi respinge quel tanto che basta per potermi guardare negli occhi, e mi dice con un gran sorriso che non ricordo di averle mai visto prima:
- “Ti sembra che stia soffrendo? Grazie! Grazie di esserti preso la mia verginità… Lo aspettavo da tanto, troppo tempo, questo momento, sai?”.
Nessuno degli “spettatori” potè ascoltare quelle parole, ma tutti capirono quello che era successo…
Barbara ci mise davvero poco a riprendersi, mostrandomi una elasticità incredibile…
Fù allora che mi chinai di nuovo sul suo basso ventre ed immersi la lingua nella sua “sacca” ormai aperta… Iniziai ad esplorarne scrupolosamente le pareti, mentre la ripulivo dal sangue verginale… Ormai, dell’imene che ci aveva creato tanti “problemi”, non c’era più traccia!
Conoscendo bene i privè, mi aspettavo che quei corpi nudi, più o meno giovani, di maschi e femmine, si sarebbero presto fatti sotto per banchettare su di lei…
Al solo pensiero, pur essendo stato io (e Giorgia) a condurla lì, fui preso da un attacco di gelosia, quando risentii la voce suadente di mia cugina che mi disse:
- “Marco, non manca ancora qualcosa?”.
Ne fui sorpreso, sulle prime non capivo cosa volesse ...