Il vicino di casa (Ilenia)
Data: 05/01/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: educatoreX, Fonte: RaccontiMilu
... nervosa. Era davanti al ristorante già da dieci minuti. Si era presentata in perfetto orario, alle 8:30 come richiesto da Arturo, ma lui non si era ancora fatto vivo. La situazione la imbarazzava: aveva un bel vestitino (forse un po’ troppo bello e sexy per quel ristorantino di paese: ma Antonio aveva insistito per quello), tacchi alti, ben truccata e pettinata. Si sentiva a disagio, sotto gli sguardi di tutti. Era un paese piccolo, e Ilenia sapeva cosa volevano dire gli sguardi che riceveva: “Cosa ci fa qui da sola? Perché non è con suo marito? Chi sta aspettando? Perché è vestita così provocante?” E in mezzo a tanti sguardi più o meno di disapprovazione, qualcuno ancora più imbarazzante: l’occhiata di qualche marito che la squadrava da testa a piedi, di nascosto dalla moglie’
Finalmente, Ilenia vide apparire sulla strada la macchina di Arturo. La conosceva, l’aveva già vista qualche volta nel periodo degli incontri in tribunale. Arturo era un uomo benestante, e amava le belle macchine. In quel periodo, guidava una bella Audi grigio metallizzato. Parcheggiò davanti al ristorante, e si diresse verso Ilenia.
Preparandosi così elegante per quell’appuntamento, Ilenia aveva più volte pensato a quanto sarebbe stato imbarazzante incontrare Arturo agghindata a quel modo. Immaginava che lui l’avrebbe guardata sorpreso, temeva di leggere nel suo sguardo qualcosa che dicesse che, come era ovvio aspettarsi, lui leggesse tutto ciò come un invito’ Temeva di vederlo ...
... sorpreso, ammiccante forse.
Invece, Arturo la squadrò da capo a piedi, con calma, ma rimanendo completamente impassibile. Anzi, c’era qualcosa nel suo sguardo che dava l’impressione che lui la stesse esaminando, in modo severo, per controllare che si fosse vestita in modo appropriato. Si’ la stava giudicando.
“Va bene,” disse Arturo, con aria di sufficienza. “Andiamo.”
Entrò nel ristorante per primo, ignorando le più ovvie regole di cavalleria. Ilenia lo seguì, arrossendo per quella piccola umiliazione. Qualche passante aveva assistita alla scena, e Ilenia evitò con cura di incontrare i loro sguardi.
Il cameriere li accompagnò ai tavoli, e Arturo ne scelse uno che era abbastanza appartato, ma allo stesso tempo in vista, in un angolo vicino al camino. Ostentando di nuovo il suo disinteresse per le buone maniere (o l’intenzione di non rispettarle), Arturo si sedette per primo. Ilenia prese posto, imbarazzata da quel comportamento, rossa in volto. “Da Pietro” era l’unico ristorante in paese, e non era mai vuoto: anche quella sera c’erano già diversi avventori. Si sentì qualche mormorio.
Calò un silenzio opprimente. Ilenia teneva gli occhi bassi, aspettando che fosse Arturo a cominciare a parlare. Aveva immaginato quel momento in modo molto diverso, pensando che lui sarebbe stato galante, per fare uno sgarbo ad Antonio. Ma non sembrava che sarebbe stato così.
“Prendi il telefono,” disse Arturo ad un tratto, rompendo il silenzio. “E chiama tuo marito.”
Ilenia fu ...