1. 1993 - Al mare con Zia Gabriella


    Data: 05/01/2023, Categorie: Maturo Prime Esperienze Tabù Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... sorridendo. Poi ha cominciato a ridacchiare. "Però!, quando prima te l'ho visto moscio non sembrava che potesse lievitare sino a questo punto. Sembra grosso". Mi ci si è strofinata contro per qualche secondo, come a volerne saggiare la consistenza. Quando lei mi ha poggiato contro il suo triangolino nero il mio pisello era rilassato, guardava verso il basso. Con l'erezione, ancora orientato verso il basso, il mio pisello andava a strofinarla proprio tra le grandi labbra, e il glande gli si era infilato tra la parte superiore delle cosce. Duro come il marmo, e del resto avevo diciotto anni mica per niente, voglio dire.
    
    "Zia...", ho detto io, e avrei voluto morire.
    
    "'Spetta, spetta...", ha detto lei, sempre sorridendo, strofinandosi ancora un po'. "Tanto lo so che in queste condizioni vai in bagno a tirarti una sega, e ci vai subito. E se non lo fai poi ti faranno male le palle per ore, ho avuto fidanzatini che mi hanno raccontato per filo e per segno ogni secondo della loro terribile sofferenza".
    
    "No, zia, io non..."
    
    "Tu non cosa, tu non ti fai le seghe? Magari non ti fai le seghe pensando alla zia, ma te le fai, te le fai eccome. Non sai quante volte ti sento mentre te le fai, in bagno o nel letto? Credi che non mi sia accorta dei calzini nell'ultimo cassetto? A proposito: gettali in lavatrice, per favore, io non li tocco, non così crepitanti. Sembra che tu li abbia immersi nello zucchero liquido e poi li abbia fatti seccare".
    
    Io avevo cominciato a sudare. ...
    ... Lei continuava a strofinarsi. Ora il mio pisello scivolava, perché lei era umida e vischiosa. Parecchio, umida.
    
    "Zia, scusa, ma non volevo..."
    
    Lei ha riso. Rideva spesso, quel pomeriggio. "Lo so, che non volevi. Sono io ad averti abbracciato, e non volevo nemmeno io. Però adesso ci siamo e dobbiamo rimediare". Mi ha guardato, e ha smesso di sorridere. Ma ha continuato a strofinarsi, e a ritmo crescente. "Funziona così, ragazzino: prima rimedi tu, poi rimedio io. E devi rimediare prima tu perché se rimedio io per prima poi a te passa la voglia di rimediare, so come siete voi maschietti. Dobbiamo rimediare perché se tu rischi di andartene in giro per ore tenendoti i testicoli per il gran male, sappi che io rischio di adescare il primo sfigato in spiaggia e portarmelo qui. Non voglio farlo, quindi mi aiuterai tu. Poi io aiuterò te. Ok?"
    
    "Ok", le ho detto io.
    
    Mi ha insegnato a leccarle la figa. Si è seduta sul bordo del suo letto, mi ha fatto inginocchiare, ha allargato le cosce, afferrato la mia testa e guidato le mie labbra sino al suo tappetino di peli, nel quale ha aperto una strada con le dita fino a mostrarmi il suo bottoncino segreto. Mi ha spiegato dove leccare e come. Mi ha detto dove è inutile insistere ma è utile passare, e dove invece conviene passare e ripassare, e in che modo farlo. Mi ha insegnato a succhiare e leccare contemporaneamente, e poi mi è venuta in faccia mentre me lo insegnava. Sei volte, è venuta, ogni volta in un rantolo secco e in un ...
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