Odissea in famiglia
Data: 04/01/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... qualche scopata con Adele, ma ormai come dicevo con meno passione Era un mercoledì quando Adele mi propose via email di incontrarci. Andai a casa sua; con mia sorpresa mi aspettava fuori dal portone. Lei, con la solita aria da monella mi disse : oggi ti faccio una bella sorpresa. Ero abituato alle sue improvvisate che si risolvevano in goduriose scopate nei posti e nelle situazioni più strane indi la seguii senza sospetti, anzi già mi pregustavo una bella scopata e mentalmente mi chiedevo come sarebbe stato meglio concluderla: in culo, in figa ,in bocca? Tanto che camminavamo potevo ammirare le sue belle forme e come venissero evidenziate da quel bel femminile vestito che indossava. Veniva voglia di camminare tenendole una mano sul culetto, ma non si poteva. Mi conduce ad un palazzo di ringhiera vicino al centro della città. Nel bellissimo , antico cortile, c’è un moderno ascensore di quelli ad uso esterno per le case di ringhiera che ci permette di arrivare al quarto piano ad un pianerottolo dove si affacciano due corridoi ed alcune porte. Si avvicina a una porta e con una chiave la apre invitandomi ad entrare. Era una piccola stanza senza uscite. C’erano alcune sedie messe a caso ed alcuni macchinari a me strani. Non mi stupii Adele era sempre imprevedibile e riuscì persino a farsi scopare sulla ruota panoramica di un luna park. Adesso eravamo in una stanza in penombra ed aspettavo il seguito. Prese una sedia, la mise rivolta al centro della parete e mi fece sedere. ...
... Mi accorsi che era una sedia particolare; era sfondata al centro o meglio vuota al centro. Aveva la struttura perché i glutei potessero appoggiarsi, ma al centro sprofondavano nel vuoto. Non era comoda, ma nemmeno scomoda. Mi sorprese quando la vidi con una benda in mano. Mi disse: è per non farti vedere subito la sorpresa, abbi fiducia. I suoi colpi di testa non finivano mai di stupirmi ed anche se un po’ preoccupato e ansioso le permisi di mettermela intorno al capo. La benda copriva per fortuna solo gli occhi; il naso era libero e potevo respirare liberamente. Stava al mio fianco e mi parlava ed in breve mi abituai a questa situazione aspettando la sorpresa. La sentii muoversi per la stanza e poi avvicinarsi a me e piegarsi ai miei piedi, ma non percepii nulla di anomalo. Poi era alle mie spalle e con dolcezza le massaggiò scendendo poi lungo le braccia. Infine mi portò indietro le braccia, tutto senza forza. Prima mi spostò un braccio, poi l’altro toccandomi all’altezza dei polsi. Furono gesti veloci e quando la sentii spostarsi e feci per muovere le braccia le trovai bloccate indietro, ciascuna ancorata dietro la sedia. Dissi: cosa hai fatto? E provai ad alzarmi. Non ce la feci. Le mani erano tenute da qualcosa dietro la sedia ed anche le mie gambe erano attaccate alle gambe della sedia. Non riuscii ad alzarmi e nemmeno a spostare la sedia che poi scoprii fosse ancorata a dei ganci a terra. Adele mi disse: stai calmo non succede nulla. E’ solo per non farti fare atti ...