Odissea in famiglia
Data: 04/01/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... Guidò il cazzo nella figa e iniziò a chiavarla velocemente. Sotto l’influsso precedente non poteva resistere molto prima di venire. Le mise le mani sotto il culo, così Francesca poteva sentire meglio il suo cazzo. Mia moglie riprese a godere . I suoi si e “ancora” erano continui. Tanto era presa da quel cazzo sollevò le gambe mettendole intorno ai fianchi di Tom. Dalla mia posizione potevo vedere come quel cazzo entrasse ed uscisse da lei come un paletto che facesse un buco. Mia moglie godeva così tanto da essersi dimenticata della sua fertilità e quando dopo un ennesimo affondo lui disse : godo. Lei emise un lungo siii e sembrò lo tirasse ,con gambe e mani, ancor più dentro di sè. Le sborrò dentro tanto ; sembrò non finisse mai di riempirla tante volte spinse il cazzo in lei Poi si spostò lasciandola a gambe aperte rivolte a me. Potevo vedere la figa ancora aperta e il seme bianco che in parte fluiva all’esterno. Nel frattempo anche a me in parallelo era successo qualcosa. Se ripeto alcune fasi e per farvi comprendere le mie sensazioni. Il viso di mia moglie, di fronte al mio, mostrava il suo piacere; le labbra dischiuse si godeva le sue manipolazioni. E’ sempre stata sensibile alle tette ed ai capezzoli. Poi Tom piegandosi, le mani sempre sulle tette, portò il viso a fianco di quello di mia moglie facendo toccare la fronte alla sua. Le sue si poggiarono su quelle di lei , erano a contatto e da un metro di distanza potei vedere come la sua lingua si addentrò nella bocca di ...
... mia moglie e come poi si scambiassero profondi baci a mulinello. Io mi sentivo morire. Sentivo calore in basso sul cazzo, Adele aveva incrementato la velocità di sega ed in quel momento ero combattuto dalla disperazione e dalla voglia di godere. Adele perfida: ti piace? Intendeva quello che vedevo o quello che mi stava facendo?, Non risposi,. Lei disse: si può fare meglio . Lasciò il mio cazzo e si allontano da me , prese un oggetto e tornò da me. Era un anello elastico. Impugnò il cazzo e lo calò facendomi stringere dall’elastico sopra le palle . Disse: cosi non potrai venire come un coniglio . Il mio cazzo era duro e l’elastico lo stringeva alla base facendolo congestionare. Lei mi massaggiava le palle che si erano indolenzite mentre perversamente mi infilava la lingua nell’orecchio e mi sussurrava: hai le palle piene , vuoi venire vero? Verrai quando sarà il giusto momento e farai tanta buona sborra e intanto continuava a massaggiarmi le palle. Era un supplizio, ma purtroppo fu solo l’inizio. Ero talmente preso dalla cosa che non guardavo cosa stesse succedendo nell’altra stanza. Mi chiese: l’hai mai preso nel culo? MI spaventai, cosa vuoi dire? Ti ho chiesto se l’hai mai preso nel culo, è una domanda difficile a cui rispondere? Si stava incazzando. Dissi: no mai e non ci neanche mai pensato. Disse: peccato . E’ una bella esperienza, e poi quando me lo metti nel culetto ti piace e piace anche a me. Devi provare. Prese qualcosa da una scatola e me lo mise davanti gli occhi. ...