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Il contadino - parte i - ii (l'originale)
Data: 03/01/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: matteol77, Fonte: Annunci69
... dove io non potessi vederlo e dopo qualche minuto tornò al mio cospetto armeggiando da uno dei cosciali dei pantaloncini che indossava per mettere a posto il suo armamentario. Poi allargò le gambe e strinse la cintura sotto la sua pancia in maniera tale che per comodità il suo bel ventre ci stesse sopra. Tentò poi di aggiustarsi la corta canottiera un po’ ingiallita dal sudore sotto le ascelle stirandola verso il basso per coprirsi il più possibile ma, inutilmente. La canottiera non era della sua taglia e parte della pancia pelosa continuava a venire fuori in tutta la sua maestosità. “Eccoci qua!” mi disse sedendosi su una sedia di fronte a me ed allargando le gambe. “Ho piacere di rivederti, ragazzo” mi disse togliendosi il cappello di paglia e grattandosi quei pochi capelli bianchi a corona della sua testa. Poi si passo la mano sul viso che evidenziava una barba incolta da 2 giorni. Il mio sguardo non poté che cadere sul suo voluminoso pacco tipico degli anziani cosa della quale lui si accorse. Tutto di lui esprimeva sicurezza e dominanza. Avevo un’attrazione spasmodica nei suoi confronti. “Hai fretta?” mi chiese. “No”, gli risposi. “E allora prima di prendere gli ortaggi voglio farti assaggiare qualcosa di buono che ho fatto con le mie mani”, mi disse. Da un logoro e piccolo frigorifero posto in un angolo esterno della cascina del quale non mi ero neanche accorto dell’esistenza, tirò fuori una bottiglia di vino rosso bello fresco, poi prese 2 bicchieri adagiati su una ...
... mensola e me ne porse uno. “Questo vino è fatto con le mie mani” disse con soddisfazione. “Desidero che ne beviamo un po’ insieme in segno della nostra amicizia” mi disse. Oddio, pensai. Non sono un bevitore ma data la circostanza decisi di accettare per non sembrare scortese. Preso il bicchiere si avvicinò con la bottiglia e mi versò il vino fresco fin quasi all’orlo. Poi se ne versò altrettanto lui e posata la bottiglia volle brindare. Già al primo sorso mi accorsi che era buono si, ma eccessivamente alcolico per me. “Bevi bevi che fa buon sangue” insistette lui mettendo in mostra un sorriso coinvolgente. E bevuta fu! In quei minuti ingannammo il tempo parlando del più e del meno. Don Pietro mi raccontò di come viveva solo e che in casa avrebbe bisogno di qualcuno che lo aiutasse con le faccende domestiche visto che lavorava quasi tutto il giorno nel campo. Bevuto tutto il vino del mio bicchiere l’alcol fece sentire i suoi effetti su di me. Ero brillo. Mi sentivo più rilassato e più incoraggiato ad aprirmi alle circostanze. Lui parlava e rideva ed ogni tanto si dava una palpata in mezzo alle gambe come se nulla fosse accendendo le mie fantasie. Ad un certo punto entrò un po’ nel personale e mi chiese “Ma tu, ce l’hai una fidanzatina?”. Io risposi con la verità, “Non ho una fidanzatina” risposi. Ed allora lui indagando ancora e facendo l'occhiolino replicò: “Forse un fidanzatino?”. “No” gli risposi, “Non sono gay e sono ancora come mamma mi ha fatto. In tutta onestà e ...