1. La ballata del farmacista


    Data: 01/01/2023, Categorie: Etero Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... forte. Ancora più forte. Lei chiude gli occhi, lo lascia fare. Si lascia scopare come a lei piace. A chi non piacerebbe? Che quando il tuo corpo danza la ballata del sesso. Allora sei davvero te stesso. Come quando mangi. Divorami. Fammi tua. La voce di lei. Strozzata e stravolta. Le piace farsi sentire. Lui è implacabile. Una furia d’uomo con gli occhi penetranti. Profondi. Affonda le carni di quella ragazza così giovane. Al ritmo giusto. Il ritmo è importante. Ogni tanto si ferma. E le assesta un colpo più forte. Le mozza il respiro. Poi riprendere a farsela. Il perizoma spostato di lato. Istinto meccanico di maschio infoiato. Di uomo che scopa. Quel ciaff ciaff di schiaffi e umori. Le dà fuoco. Ed è ancora vestita. Ora geme. Geme più forte. È quel gemito? È lui! Uno strappo interno. Gli occhi chiusi a guardare il nulla. Il nulla pieno di tutto. Come perdere l’equilibrio. Come cadere dentro te stessa. Come una cascata fra le cosce. Cadence and Cascade. In quell’ultimo respiro. Più forte. Femmina dilaniata dal grosso cazzo di un uomo che conosce appena. Molto più grande di lei. Ancora più forte. Eccola. Eccola! Adesso gode, mentre lui la sbatte. Quel suono continuo di gola. La musica dell’orgasmo. E viene! Lui accelera. Ciaff ciaff. Lei viene! Viene!!! Con un urlo tutto rosso. Che i vicini non sentivano da un po’. Sudata e accaldata. Viene.
    
    La quiete adesso. Che uomo il farmacista. Un uomo così merita una ricompensa. Lei scende dal tavolo e sbuffa di sfida. Ha certi ...
    ... occhi. Affilati e taglienti. Minacciosi. Mi piace quanto ha quegli occhi. Dio se mi piace. Si accovaccia fra le sue gambe. I glutei sui tacchi a spillo. Il perizoma inzuppato. Si mette a fissarlo fra le gambe. E il cazzo ha un sussulto. Lo afferra decisa. E cosa fa? Tu cosa faresti? Io me lo infilerei dritto in bocca. Fra le labbra. Sulla lingua. A succhiarlo fino in fondo. Sapore salato di carne sudata. Misto al sapore dei suoi umori. Come un cocktail. Poi fuori per carezzarlo con la lingua. Senza smettere di fissarlo negli occhi. E poi più in basso. Più in basso? Cosa fa? Guarda là! Non si può! Perché no? Gli sta.. Dillo. Posso? Devi! Gli sta leccando le palle. Gli sta succhiando i coglioni. Che il piacere è tale solo se condiviso. Fanculo i giudizi. Dicano di me che so come farlo! Che so far ruggire un maschio, un vero maschio. Non gli farà per caso anche l’altra cosa? Ma no. È la loro prima volta, non esageriamo. Con la mano a masturbargli il cazzo. E la lingua che saetta lì sotto. A lui piace. E come se gli piace. Sai quella ragazza che veniva sempre in farmacia? Quella dell’infortunio? Lei. Carina. Bella! Ieri sera le sono venuto in faccia. Ed era ancora vestita. E non si è persa una goccia. Il suo viso sporco. Bellissima! E ti è piaciuto? Da morire! Guarda che faccia che hai. Non ti vedevo così da tempo. E adesso? La richiami?
    
    Beh.. Beh? Bella serata quella di ieri, no? Altroché! Hanno fatto tardi. Lo hanno fatto altre due volte. Si sarà spogliata spero. Oh sì. Alla fine ...
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