Le buone intenzioni di una madre
Data: 31/12/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... imbarazzato per essere così vicino. Mi sono tirata indietro un po’ per guardarlo negli occhi, e poi gli ho dato un dolce bacio sulle labbra. “Dovresti riposarti un po’ adesso,” sussurrai piano, e lui annuì semplicemente in segno di assenso. Mentre lo guardavo raccogliere i pantaloni, era ovvio che Cosimo fosse di nuovo duro. Mi dispiaceva mandarlo via in una condizione così surriscaldata, ma ho pensato che sarebbe stato sicuramente in grado di prendersi cura di se stesso nella privacy della sua stanza. Toccato da grande simpatia, inspiegabilmente dissi: “Cosimo, ricorda, questo resta tra NOI!!”. “Sì, mamma”, ha risposto emotivamente esausto, sembrando felice come un cucciolo di cane. Gli rivolsi un dolce sorriso e dissi: “Beh, buona notte, Cosimo”. “Notte, mamma” rispose, e si trascinò verso la sua stanza. Ma la nostra notte non era che iniziata. Infatti dopo qualche minuto che mi sembravano ore l’ho chiamato pregandolo di tornare da me nel mio letto. Entrando nella stanza l’ho accolto con un sonoro e lui si è gettato su di me con un abbraccio inondandomi di baci. Non so cosa mi ha preso e non so se siano stati i baci sulla mia clavicola, sul collo e sulle guance oppure il suo corpo che sfregato sul mio, ma mi sono sentita sopraffatta dall’impulso di andare oltre quei semplici gesti ed ho portato la mia bocca sulla sua per unire le labbra, poi ho spinto la mia lingua contro quella sua leccando le labbra chiuse poiché le teneva chiuse. Inaspettatamente però Cosimo apre la ...
... bocca permettendo alla mia lingua di entrare andando a toccare i suoi denti ed aggrovigliarmi con la sua lingua. Abbiamo continuato a baciarci per un tempo infinito. Cosimo si è spinge sul mio corpo ed ha emesso dei mugolii che aspettavo come li aspetta ogni femmina che piace, purtroppo è il fischio del bollitore dimenticato sul fuoco ad interrompere la nostra intimità. Corro in cucina e spengo il fornello e mi accorgo che sto cercando di contenere sentimenti disperati che gridano di agire ancora più a fondo mentre la coscienza dice di non farlo. intanto mi avvicino ad una delle vecchie sedie imbottite e mi siedo su una di essa. Come si suol dire ho le farfalle in pancia e la figa che pulsa di un dolore sordo. Cosimo mi ha seguito e si è allungato su di me per trovare un contatto con la mia pelle. Il movimento lo ha fatto per prendere delle capsule di caffè e la posizione costretto la sua t-shirt, di nuovo indossata, a salire esponendo l’ombelico ed io ne approfitto per piegarmi in avanti. Poi gli bacio la pelle morbida e chiara respirando il suo buon profumo che mi pare divino; è un profumo inebriante che sa di un corpo giovane. Non posso fare a meno di esplorare la sua pelle leccandola e baciandola. Cosimo resta in quella posizione e non più interessato al caffè ma resta aggrappato allo scaffale mentre la mia bocca lo esplora scorrendo delicatamente con le labbra il suo corpo. Mi avventuro più in alto spostando la maglietta verso l’alto e sento il suo cuore battere forte mentre ...