1. La mano di dioniso (parte 1)


    Data: 31/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassivoOspitale85, Fonte: Annunci69

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    Quando sono con te, smetto di sentirmi l’uomo di trentacinque anni che sono; è come se avessi ancora vent’anni, quando tutto appariva possibile, senza conseguenze, e ogni giornata era occasione di nuove trasgressioni.
    
    Cosa avremmo voluto diventare, da grandi? Importava solo il presente, ed essere felici, senza pensieri.
    
    E lo siamo stati, felici.
    
    Giovani, liberi, felici. E belli.
    
    Se non altro, belli lo siamo ancora, cazzo.
    
    “Senti ma… ce l’hai ancora?”
    
    Hai gli occhi socchiusi, ma ti sforzi di riaprirne completamente uno, prima di rispondermi.
    
    “Che cosa?”
    
    Mi avvicino al tuo orecchio destro, e ti sussurro la risposta:
    
    “La Mano di Dioniso”
    
    La Mano di Dioniso è, alla fin fine, un semplice fallo doppio. Si chiama così perché ha un design particolare, d’ispirazione greca: a fianco allo scroto, gigante e sproporzionato, vi è un calice, dal quale sgorga del vino; da questo, prendono forma e si diramano due eclettici falli di venti cm l’uno, le cui cappelle puntano verso l’alto, a imitare bocche di serpenti.
    
    Non vi è alcuna mano, e ci siamo sempre chiesti il perché del nome.
    
    L’abbiamo comprato anni fa, durante la nostra vacanza in Grecia.
    
    Non hai bisogno di rispondermi, non con la voce: il cambio di luce dei tuoi occhi ha risposto per te.
    
    Ti dico di prenderla, La Mano, e lo fai.
    
    Dove la tenevi nascosta?
    
    Ma soprattutto, hai mantenuto la promessa?
    
    “Hai mantenuto la promessa?”
    
    Sembri sorpreso dalla mia ...
    ... domanda, quasi irritato.
    
    No, non irritato: deluso.
    
    Accogli il mio viso fra le tue manone, e con la sincerità che ti trasuda dagli occhi, mi dici di non oltraggiarti con domande stupide, offensive.
    
    Certo che non l’hai mai usata con nessun altro, né mostrata, a dire la verità.
    
    È una cosa nostra, solo nostra.
    
    Rappresenta il nostro esclusivo legame amicale, lussurioso: siamo due serpenti, complici, che s’avvinghiano, si seducono, si proteggono a vicenda e si godono la vita… e il cazzo.
    
    Insieme.
    
    Mi perdo nell’infinito d’argento dei tuoi occhi, costellato di comete purpuree.
    
    Pietre preziose, conficcate in un perfetto ovale, a risaltare i tuoi zigomi perfettamente definiti; o forse sono questi ultimi, a evidenziare la peculiarità dei tuoi occhi?
    
    La tua bocca, carnosa; la tua mandibola, virile; il tuo naso, delicato; le tue sopracciglia, alte, perfettamente intagliate: sei bellissimo.
    
    “Sei bellissimo”.
    
    Lo dico passandoti le mani fra i capelli, che di recente hai decolorato; il platino delle punte fa risaltare la ricrescita nera, di velluto.
    
    Mi guardi, dispiaciuto e colpevole di non saperti apprezzare come vorrei facessi.
    
    Ti ripeto ciò che penso, che rispecchia la realtà che tutti vedono, tranne te:
    
    “Sei bellissimo”.
    
    Impieghi un po’, ma finalmente ti togli quella cazzo di maglietta.
    
    Ci ho messo almeno cinque minuti, per convincerti.
    
    Ma finalmente, mentre mi perdo nel misticismo delle tue iridi, posso sentire la tua pelle sulla mia.
    
    E le ...
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