La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 4
Data: 30/12/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69
... biancastra. Istintivamente lo portai alla bocca e lo leccai.
Mi tolsi il perizoma verde, la giarrettiera e le calze. Slacciai leggermente il corsetto e indossai il nuovo completo portatomi da Mallory. Tornai sul letto e ripresi a masturbarmi il culo con le dita.
Questa volte provai una posizione diversa. Mi misi in ginocchio sul letto, portai il petto sul materasso, inarcai ancora una volta i lombari.
Infilai due dita e iniziai a far entrare ed uscire indice e medio.
Venni dopo poco più di dieci minuti, ma, inutile dire, continuai a giocare con il mio buchino per quasi un’ora.
Ormai il mio pene era distrutto. Non era più in grado di venire, e ogni erezione mi faceva male. Ma la verità è che ormai ero completamente assuefatto dalla sensazione delle mie dita nel culo. Aumentai nuovamente il numero di dita, arrivai nuovamente a tre. Ormai, con anulare e medio che tenevano aperto leggermente il buco, il medio era libero di contrarsi a suo piacimento. La sensazione del medio che toccava le pareti mi fece impazzire. Le gambe si divaricarono ancora di più e scesi così tanto da toccare il materasso con il mio uccello.
Portai gli occhi all’indietro e le gambe cedettero completamente. Urlai fortissimo.
Distrutto del tutto, mi stesi sul letto a pancia in giù.
Il culo pulsava e bruciava ed io iniziai a perdere un po’ di bava dalla bocca ancora aperta dopo l’urlo.
Diedi un’occhiata all’orario. Le 20. Ero stato quasi un’ora e mezza con le dita nel culo.
Mi alzai ...
... dal letto, passando davanti allo specchio.
Mi fermai. Il pene ormai era del tutto contratto ed era lungo circa 5cm. Il corsetto stringeva la vita come avevo pensato la mattina e Mallory aveva ragione. Mi stava davvero bene. Certo, non ero ancora bella come lei, ma i capelli sarebbero arrivati a giorni. Però avevo ancora l’ossessione del seno. Decisamente piccolo.
Mallory lo aveva più o meno simile al mio. Quando la vidi con il vestito addosso, notai che il seno era a malapena sporgente, sebbene i capezzoli fossero molto grandi e pronunciati.
Presi il computer e andai in cucina. Mi sedetti lentamente sulla sedia e sentii il buco bruciare. Forse avevo esagerato.
Aprii il sito della special trade e completai l’acquisto del seno adesivo che avevo visto qualche ora prima.
Chiusi il computer e andai ai fornelli a farmi un thé. Avevo ancora corsetto e intimo.
Mi fermai a pensare.
Per una vita avevo creduto di essere un ragazzo normale, semplicemente molto sfortunato in amore. Ma in due giorni avevo provato più emozioni di quanto avessi mai fatto in tutta la vita. Decisi di non smettere, non per il momento.
Non appena raggiunse il bollore, versai l’acqua nella tazza, infilai la bustina e andai in camera a spogliarmi.
Mi lavai e tornai in cucina a bere la mia tazza di thé.
Infilai il pigiama da uomo ed aprì il computer aziendale. Mandai una mail al mio capo, chiedendogli di lavorare da casa per i prossimi giorni, giustificandomi con delle pessime condizioni ...