1. La ragazza troppo bella - parte 2


    Data: 23/12/2022, Categorie: Etero Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69

    ... davanti lo specchio spiegandogli cosa avrei voluto. Lui ascoltava ma aveva difficoltà a togliere lo sguardo da me. Ero abituato a ciò. Sono una bella donna, oramai anche sofisticato, è abitudine per me essere guardata, desiderata. Ma quel desiderio cosi genuine mi turbò. Non ero come Elena, non giudicavo la gente in base a quel che avevano, ero nata e cresciuta in una Napoli povera e combattiva, ma ero oramai abituata ai vertici. Chi sta ai vertici viene servito. E chi serve è gente come me, come me prima. Non avevo subito i traumi di Elena, sapevo di essere fortunata, il merito era della mia bellezza.
    
    Tornai in bagno lasciando il ragazzo bello di cui non avevo capito il nome ad aggiustarmi lo specchio. Ero felice. Avrei visto i miei piedi, finalmente. Erano due mesi che stavo in quell'appartamento. Era il mio quinto appartamento. Piu sali di livello, piu il livello ti costringe a cambiare. L'appartamento pagato dal mio primo amante l'avevo ceduto a mio fratello che aveva scelto anche lui di scappare da Napoli. Disapprovava la mia vita, e quindi ci frequentavamo poco. Mi cercava quando era in difficoltà, io c'ero sempre.
    
    In bagno mi misi la crema, mi vesti, ed usci. Lo specchio era montato.
    
    Mi misi davanti e mi guardai. Era perfetto...
    
    Immaginai che mi guardavo facendo l'amore, con delle scarpe al piede e nient'altro. Chiesi scusa al ragazzo ed entrai in stanza. Ne usci con delle bellissime scarpe nere che infilai e tornai davanti allo specchio. Si... Era ...
    ... perfetto. Il ragazzo era paonazzo in viso. Lo guardai.Un piccolo movimento convulsivo del braccio, probabilmente un tic, mostrava quanto fosse nervoso. Ero piu che certa fosse eccitato. Era nell'aria, una sensazione leggera e pesante alla volta, il desiderio ti prende quando è espresso in modo ingenuo, quando è plateale. Quell'uomo mi desiderava, io no. A differenza di Elena, forse come ultima difesa, cercavo un coinvolgimento che andava oltre i corpi. Non che disprezzassi, ma la la mente quando fa sesso sublima la realtà stessa.
    
    Il ragazzo di cui non avevo capito il nome non sapeva che fare. La situazione mi divertiva. Provocare non è da stronze, semplicemente, è parte del gioco. Difatti, dissi una volta ad un mio spasimante un po troppo geloso queste esatte parole " Posso eccitare la popolazione maschile intera ma alla fine torno a casa con te". Quel che non aggiunsi, era..."col carico di desiderio altrui e nostro". Il che al mio parere era molto piu eccitante. Il mondo in cui ero non tollerava la gelosia. Non quella ossessiva e costrittiva. Era molto piu subdola, ti costringeva in altri modi, ti obbligava dandoti una scelta unica. Il ragazzo di cui non avevo capito il nome si mise vicino allo specchio e cominciò a trafficare. Ero ancora li, in mezzo alla stanza, con la vestaglia trasparente e corta, a guardarmi nello specchio rimporto dall'uomo. Guardai la sua nuca. Era forte, le spalle possenti, quelle di qualcuno abituato a mangiare degli arnesi. Non era per niente male ...