Senza sforzo
Data: 12/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... spalla e abbassai la mano verso il suo cazzo. La sua densa e lattiginosa sborrata colava in piccoli rivoli sulla pelle, in quella circostanza c’intinsi le dita e le accostai alle labbra. Aveva un sapore gradevole e delicatamente speziato, giacché la voglia di lui mi fece infradiciare di nuovo. Subito dopo gli baciai le labbra, il collo e il petto, discesi pacatamente degustando la sua pelle e la sapidità lieve del suo sudore, giunsi nei pressi dell’inguine e passai la lingua accanto ai peli del pube. La sua eccitazione crebbe e il suo cazzo si gonfiò del tutto quando lo lasciai sgusciare nella mia bocca aspirandolo. Leandro mi collocò una mano sulla testa spingendomela verso il basso:
“Bravissima Agnese, proprio così, sei un vero incanto piccola mia” – fremette lui, mentre io conficcavo la lingua sul frenulo, avvolgendo in ultimo completamente il suo cazzo nella mia bocca.
Con una mano scivolai sotto il suo sedere e spinsi il suo corpo contro la mia bocca sollevando appena la mano, gli accarezzai in modo consono e idoneo i testicoli e poi iniziai a massaggiarmi il seno. Scostai la bocca dal suo cazzo per succhiarmi un capezzolo, poi ripresi a leccarlo voracemente succhiandolo in modo specifico sulla sommità, insistendo con la lingua sul frenulo, in quanto essendo un tessuto molto sensibile e ricco di vasi sanguigni e di recettori nervosi, è particolarmente piacevole per i maschi. Infatti, in un baleno, un poderoso gemito precedette la sua bella, gustosa e ...
... irrefrenabile sborrata, che io accolsi ben volentieri gustandomi tutta l’energia del suo sperma nella bocca, masturbandomi ritmicamente il clitoride in maniera veloce ma senza venire.
Subito dopo risalii sul suo corpo aprendo le gambe sul suo viso e lasciai che ultimasse l’iniziativa che avevo intrapreso io. Aprì le labbra della mia fica iniziò a masturbarmi il clitoride con la lingua, girando attorno in cerchi rapidi e ristretti. Quando Leandro percepì i muscoli della mia fica fremere e irrigidirsi, accelerò il movimento e succhiò tutta la mia eccitazione mentre colava sul suo viso. Io gridai forte quando sopraggiunse l’orgasmo, perché sprofondai accanto a lui gemendo di piacere. Leandro riprese a toccarmi il sedere giocherellando con il forellino posto al centro delle natiche, per il fatto che io strillai appena lui mi penetrò con un dito, successivamente strepitai più forte quando mi conficcò il cazzo. Talmente grande era la mia eccitazione, che non ebbe bisogno di fare alcuno sforzo, poiché quel cazzo s’introdusse dentro di me con una sola spinta, strappandomi un grido di piacere immenso.
Le spinte di Leandro aumentarono d’intensità quando mi disposi carponi, spinsi il bacino contro il suo cazzo e mi lasciai agevolmente penetrare ancora più a fondo. Tenendomi ben salda per i fianchi, Leandro urlò nuovamente il suo intimo piacere, durante il tempo in cui m’imbrattò nuovamente il corpo con la sua lattescente essenza cospargendomi con la sua lussuriosa e succulenta sborrata, ...