1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... uguale.
    
    Scopammo con foga, non lasciai tregua a quel maiale, anche se forse anche lui non ne lasciava a me. Mentre il letto sbatteva furiosamente sulla parete, non mancavo, senza fingere, di trasmettere vocalmente e liberamente le mie gioie, cercando di rendere emozionalmente partecipe la coinquilina.
    
    La immaginavo dietro a me con qualche oggetto strano intenta a perforare le sue cavità, godendo sino allo spasmo; questa cosa mi eccitava tremendamente, la sua purezza, la sua incoscienza, i suoi limiti morali, mentre si inondava di assoluto piacere, venivano travolti e definitivamente sgombrati per lasciare spazio al suo egoismo carnale, alla sua sensualità, lussurie che una donna per sentirsi veramente tale, almeno in alcuni momenti, deve avere, e con vigore difenderli, cercando di preservarli per tutta la vita.
    
    Fu una serata fantastica, gemetti con il corpo di Simone per ben tre volte. Ero sfinita.
    
    La mattina mi svegliai presto e sentii dei rumori provenire dalla parete del letto. Accostai l’orecchio e percepii il rumore dell’acqua della doccia! Perfetto, pensai, sono in tempo.
    
    Velocemente mi lavai, mi vestii, ed attesi dietro alla porta che lei uscisse di casa.
    
    Controllavo dallo spioncino.
    
    Simone dormiva ancora.
    
    Quando la vidi uscire, uscii anch’io.
    
    Lo feci con estrema indifferenza, chiusi la porta e mi girai verso lei.
    
    Era più piccola di me, almeno una decina di centimetri.
    
    Impacciata e leggermente spaventata, divenne rossa in viso. Mi ...
    ... scappò un generoso sorriso. La salutai.
    
    “Ciao!”
    
    “Buongiorno” mi rispose imbarazzata.
    
    Cazzo, aveva si e no tre anni meno di me e mi dava del lei?
    
    “Dimmi ciao, non buongiorno, mi fai sentire vecchia!” le dissi appoggiandole la mano sulla spalla.
    
    Mi faceva veramente simpatia quella ragazza, era carina e dolce.
    
    Poi, giusto per divertirmi un po’ le chiesi “Si va al lavoro eh? Qui si passa il tempo a lavorare e a dormire!”
    
    Lei abbassò lo sguardo e quasi inciampando nello zerbino, rispose” Eh, si. Poi io dormo come un sasso e la mattina non sento neanche la sveglia”!
    
    Scoppiai a ridere. Cazzo quella battuta l’avevo già detta io, qualche mese fa’!
    
    Scendemmo le scale e parlai di lavoro. Non volevo infierire oltre. Non se lo meritava.
    
    Con me, l’altra ragazza, non l’aveva fatto.
    
    E poi, a breve, qualcun altro avrebbe infierito, non tanto su lei tanto quanto dentro lei!
    
    Quando arrivai alla mia macchina, la salutai con un generoso sorriso, strizzando un occhio!
    
    Lei, dolcemente, con la mano mi salutò.
    
    Andai in ufficio, smontai e ripulii la mia postazione; poi, andai al piano superiore, nel mio vero ufficio, a redigere la relazione finale e confidenziale del progetto.
    
    Quando Simone mi chiamò, nel tardo pomeriggio non risposi.
    
    Questa volta ti inventerai un nuovo siparietto la tua preda. Io non partecipo!
    
    Avevamo fatto tutto con grande riservatezza, nessuno aveva sospettato nulla; adesso non venivo a mettermi in mostra per istigare la tua nuova ...
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