IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... cercando di placare la mia discussione con Paolo, spostò la sua mano sulle mia gamba; era sotto il tavolo e quindi nessuno la poteva vedere.
Mi stinse la coscia, premendola al suo interno, con le dita e poi, delicatamente, con molta non-calanche, cercò di spostarla più su, in mezzo alle mie gambe.
Io, alimentando sempre di più il teatrino intrapreso con Paolo, sovrastai Simone ed allargai le mie gambe, invitando la sua mano a manipolare i miei genitali con più facilità.
Lui, non perdendo l’occasione, cominciò ad affondare le sue dita.
Mi cominciò a masturbare, con pacatezza e sensualità; il suo dito medio si fece largo nelle pieghe delle mie mutandine, arrivando alle mie labbra vaginali ormai fradice; con un leggero sfregamento rotatorio cercò di divaricarmele, stimolando e lubrificando il mio vestibolo che subito fu pronto ad essere penetrato.
La mia mano intanto continuava ad accarezzare il suo pene, cercando in qualche modo di ricambiarne il piacere.
Per la prima volta, nei confronti di Simone, non ero una figura passiva; volevo fargli sentire che ero in sua attesa, pronta; poteva prendermi e farmi tutto ciò che voleva.
Ero finalmente a sua completa disposizione.
Negli ultimi mesi avevo sentito in tutti i suoi amplessi, li avevo apprezzati cercando di farglielo capire in qualche modo.
Lui si era fatto sentire da me ed io mi ero fatta sentire da lui.
Ora eravamo pronti per prenderci, possederci e passionalmente violentarci.
Tutto sembrava ...
... correre nella giusta direzione, quella di un degno finale per questa storia; eravamo arrivati alla conclusione del nostro progetto, avevamo assolto il nostro compito.
Era giunta l’ora della meritata ricompensa, il giusto premio, quello fisico.
Bisognava solo creare l’occasione; con qualsiasi pretesto, potevamo andare nel bagno del locale o all’esterno, dietro l’angolo, per fumarci una sigaretta. Insomma, qualsiasi posto andava benissimo, giusto per consumare; era la ripaga della nostra attesa.
Ma un imprevisto, forse il mio imprevisto, distrusse tutto.
Al tavolo si presentò lei, la sua compagna, moglie, o chi cazzo fosse!
Ma che cosa ci fa qui?
Che cazzo vuole?
E’ la nostra festa, il nostro premio, il mio traguardo e tu, con quella merda di sorriso, ti presenti tra noi?
A far cosa?
A portarmi via il giusto riconoscimento, che tanto avevo atteso?
Mi sentii morire.
Morire dentro.
Tutto sfumò davanti a me.
Con molta probabilità, vista la conclusione della nostra missione, l’indomani la direzione mi avrebbe congedato; il mio vecchio lavoro, la mia vecchia sede operativa, i miei vecchi colleghi, mi stavano aspettando.
Quella era l’ultima occasione utile, l’unica e sola possibilità che io avessi per essere presa, in qualche modo, in un qualsiasi modo, da Simone!
Ed invece niente, perso, sfumato, vaffanculo tutto!
Il mio desiderio, il mio sogno proibito, arrivato sino al limite del suo avveramento, ora era sfumato e probabilmente per ...