1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... loro letto cominciò a sbattere sul muro, sobbalzai!
    
    I colpi non vibravano più solo sulla parete, ora facevano letteralmente vibrare ed oscillare la testiera del mio letto ed il materasso. Me compresa!
    
    Mi trasalì nel corpo una strana ed eccitante sensazione, tanto da sentirmi quasi levitare.
    
    Mi sembrava d’essere con loro ancora più di prima, nella stessa stanza, sullo stesso letto.
    
    Mentre seguivo il ritmo con il mio fallo, ero assordata dal loro ansimare.
    
    Scoppiò nel mio corpo un violento orgasmo, prima del tempo.
    
    Urlai, non riuscii per l’ennesima volta a trattenermi.
    
    Loro continuarono imperterriti.
    
    Io, dopo qualche secondo, ripresi a penetrarmi.
    
    Le vibrazioni dei colpi tenevano il mio livello di eccitazione alle stelle.
    
    Li sentivo gridare, “sii.. spaccami.. porco.. sii..” diceva lei mentre lui le imprecava contro “troia…prendilo tutto.. puttana.. godi..”.
    
    Partì la scarica finale di Simone, le loro voci si sovrastavano, il mio letto sobbalzava ed io con lui; il mio fallo, che sbatteva dentro me, pareva sguazzasse dentro un secchio d’acqua.
    
    Non capivo più nulla!
    
    Nell’altra stanza scoppiava il loro orgasmo con un urla assordanti di entrambi, io imperterrita continuavo la ricerca del più grande amplesso della mia vita; come un frullatore alla massima velocità, una mano roteava sul mio clitoride, mentre l’altra continuava a sbattere dentro di me quell’enorme arnese.
    
    Accompagnato da un tonante spasmo vocale, raggiunsi anch’io, subito ...
    ... dopo del loro, il sospirato secondo orgasmo, dieci volte più possente del primo, sia per intensità sia per durata.
    
    Sentivo ancora qualche rumore provenire dalla stanza acconto, ma ero troppo concentrata sulle mie sensazioni per poter capire cosa stessero facendo o si dicessero.
    
    Come la sera prima, lentamente, avvicinai il pene alla mia bocca, lo leccai in modo accurato, poi, molto passionalmente, me lo strofinai sulle labbra, sulle guance, sul collo; non riuscivo comprende se attribuire il merito di tanta eccitazione e goduria alla situazione o al mio nuovo giocattolo.
    
    Di fatto, cominciai ad adorare quel fantastico strumento di piacere.
    
    Capitolo XII.
    
    La mattina mi alzai ancora in ritardo, meno della precedente, ma sempre in ritardo. E come il giorno prima, in fretta e furia, mi feci la doccia, mi vestii velocemente per poi correre in ufficio.
    
    Cazzo, la mia testa sta andando in tilt, pensai.
    
    Mi ripromisi di mettere la sveglia al Tablet per la mattina successiva, non potevo certo andare avanti così, la cosa mi demoralizzava ed angosciava.
    
    Quando uscii dall’appartamento mi trovai faccia a faccia con la compagna di Simone.
    
    Rimasi senza parole.
    
    Lei cominciò a scrutarmi, dall’alto al basso; poi con un generoso sorriso, compiaciuto, mi salutò. “Ciao!”
    
    “Ciao” risposi un po’ imbarazzata.
    
    “Sei di corsa?” mi disse.
    
    “Leggermente” risposi un po’ ansiosa, “quella maledetta sveglia, non riesco a sentirla; anzi, a dire il vero, quando dormo non riesco a ...
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