1. Sintomo pragmatico


    Data: 15/12/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza riuscire però a goderti la stabilità.
    
    “Caspita Giuliana, ci hai preso in pieno, m’hai fatto proprio la radiografia, adesso mi sento in certo modo spoglio,affermereidisarmatoe allo sbaraglio,però al tempo stessoassaialleggerito einaspettatamenteaffrancato,al presentesonocomeun libro aperto. Quello che mi riferisci, vale più d’una seduta dallo psicologo di turno, garantito” – gli proclamava Aldo fiducioso e visibilmente soddisfatto, guardandola adesso con occhi diversie nuovidal solito.
    
    “Carissimo Aldo, ci tengo tantissimo che tu siafiducioso,spensierato enaturalmenteallegro. Ci sei vicino, il traguardo è alla tua portata. Passo dopo passo, dovrai allenarti alla stabilità emotiva,esercitarti,resistere e andare oltre i primi impulsi che ti dicono di sabotare o d’abbandonare quello che ci eravamo detti giorni fa, ricordi? Devi soltanto iniziare ad assaporarle e a capirle, così vivrai la tua esperienza emotiva nel modo migliore.Afferra, gustati e impara a vivere momento per momento, senza l’infernaleimpellenzaelamalvagia fretta d’andare oltre o senza proiettarti al domani. Dei massaggi rilassanti,deibagni turchi edegliidromassaggi, possono essere un buon punto d’inizio per imparare ad apprezzarti di più, godendo tutta la meraviglia che può darti la stabilitàe la costanzadelle attività normali”.
    
    Giuliana a modo suo lo aveva smascherato, lo aveva scoperchiato ribaltandolo come un calzino, capovolgendolo e mettendogli a nudo le sue intrinseche fragilità e le sue ...
    ... ripetute insicurezze, i suoi ricorrenti e inquieti tormentanti stati interiori, le sue fosche, vessanti e caliginose vedute, che lo stavano dilaniando lentamente essendosi questi ultimi accumulati nel corso del tempo, eppure Aldo ponderava dell’altro, stava congetturando raffinatamente delle cose inaspettate, stava tessendo sapientemente e ingegnosamente la sua aggrovigliata tela.
    
    Adesso si trovava là, perché erano anni che lui attendeva fervidamente quel momento con zelo e con premura: sarebbe stata entusiasticamente nelle sue mani, festosamente a sua disposizione, calorosamente per svariate ore, giacché lei avrebbe potuto provocargli qualunque cosa e lei non avrebbe potuto liberarsi né sottrarsi né astenersi, perché altrimenti avrebbe perso la somma patteggiata in gioco. La stanza della pensione aveva un letto con il drappo ed era in ferro battuto e poco lontano c’era una poltrona con i braccioli in legno e un tavolino in cristallo. Giuliana arrivò puntuale, vestita con una camicetta di seta e una gonna corta, con le scarpe nere e con delle calze velate. Come da direttive impartite da Aldo, lei aveva indossato completi intimi, biancheria e costumi da bagno per creare numerose situazioni.
    
    Lei era incuriosita e forse leggermente eccitata da qualcosa che non aveva mai fatto, ma da come le era stato promesso, Aldo l’avrebbe fatta godere come non mai. Giuliana sorseggiò soltanto un sorso di Cognac prima di cominciare, Aldo era estasiato ed esultante, perché adesso ce l’aveva ...
«1234...»