1. Sintomo pragmatico


    Data: 15/12/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    “Aldo ascoltami, dovresti imparare a penetrare gli eventi e a emozionarti anche nella cosiddetta normalità” – le aveva manifestato lei con molta tranquillità, esortandolo di cambiare ben presto prospettiva di spirito e d’inclinazione d’animo.
    
    “Sì, certo, va bene, perché mi dici questo Giuliana?” – gli aveva risposto quasi in modo apatico, disinteressato e visibilmente passivo Aldo”.
    
    “Te lo spiegheròbrevemente,perchéè più semplice di quello che pensi, per il fatto che le origini di tale assuefazione sono da ricercare nell’infanzia.Tieni presente, che il modo di percepire,dimodulare ein ultimo divivere le emozioni, lo abbiamo appresoe memorizzatointeramentenel corso dell’infanzia. Non parliamo d’una situazione squisitamente emotiva:ti rammento cheil sistema nervoso imparae s’impratichiscead emozionarsie ad entusiasmarsicon ciò che vive” – le spiegava Giuliana in modo lineare, diretto e dinamico.
    
    “Moltocoinvolgente einteressante Giuliana,sì,continua pure, nessuno finora m’aveva mai comunicato né illustrato né relazionato niente di simile in modo così aperto, semplice e accessibile” – aveva chiosato Aldo, rimanendone effettivamente colpito e inspiegabilmente attratto.
    
    “Sai, in generale,nelle persone che tendono ad annoiarsi rapidamente, il sistema nervoso ha imparato a emozionarsi solamente con l’adrenalina iniziale e non ha appreso la capacità di trarre piacere e giovamento dalla cosiddetta normalità, serenità, tranquillità. In genere, questa correzione, può essere ...
    ... figlia di diverse situazioni. Adesso ti spiego: nella prima, la persona, tu in questo caso, durante l’infanzia sei stato abituato ad avere tutto e subito,ambientatosenz’imparare a vivere l’esperienza dell’attesa,non sei stato adattato daldesiderio della conquista, per godertiin ultimoil risultato con gioia. Nella seconda, invece, sempre tu, durante l’infanzia sei stato sottopostoe magari sottomessoa continui stimoli. Tutto questo può essere il riassuntoeloquentedi un’infanzia esagitata, disordinata o ricca di eventi” – commentava Giuliana squadrandolo dritto negli occhi e osservando la sua istintiva reazione.
    
    “Io credevoe ritenevod’avere chissà quale tipo d’insolito malessere, d’anomala insoddisfazione e di continuo scontento” – ripeteva Aldo all’inizio incredulo e agnostico, ma al presente ammaliato epalesementeottimista da tanta cultura edallapreparazione, che Giuliana gli stava liberamente e sinceramente infondendo.
    
    “Ti dirò di più Aldo. Nella tua situazione familiare, i vostri durevoli traslochi e i cambi di città hanno certamente inciso, segnandotie condizionandotiprofondamente. Tuo padre mi raccontava anche dei costanti conflitti familiari e degli stazionari maltrattamenti emotivi che hai dovutopatire esopportare a casa dei tuoi zii. Secondo me, tu non riuscivi ad apprenderené ad assimilare,che la tranquillità e la serenità potevano essere per te motivo di gioiae di letizia. Dopo, crescendo, hai iniziato a sentire i normali stimoli della vita di tutti i giorni, ...
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