La vacanza perfetta
Data: 12/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: purgatorio, Fonte: RaccontiMilu
Che vacanza in Spagna! Partimmo il solito trio di amici e la prima sera, per ambientarci, decidemmo di andare a mangiare in locale vicino casa. Siamo tre ragazzi coetanei tra i 24 e i 26 anni, io il più piccolo. Scelto il posto e ordinato un paio di giri di sangria decidemmo che era il momento di andare. Tornati a casa “allegri”, Alessandro (il più spigliato) cominciò a fare il cretino davanti la porta dell’appartamento che avevamo affittato ed una volta aperto vedemmo un gruppetto di tre ragazze salire le scale e dunque cominciò lo show all’italiana. Qui la solita figura di merda, le tre sono italiane. Approfittando del patriottismo iniziammo a parlare fuori dalla loro porta (davanti la nostra tra l’altro). Loro tre davvero belle. Due di loro erano sorelle e non si somigliavano per niente: una alta, castana e un po carnosa, l’altra altezza media, biondissima e in forma… la terza era un prototipo di modella: castana, occhi verdi.. bella! Finita la figura di merda rimanemmo d’accordo per fare colazione la mattina dopo. Una volta in casa cominciammo già la nostra divisione fantasiosa,tutti e tre parteggiavamo per la modella. La mattina seguente sentimmo bussare, nemmeno ci ricordavamo dell’impegno preso, aprì la porta io (in mutande) rimasi basito e mi girai verso gli altri gridando di muoverci. Feci entrare le tre bellezze e parlando del più e del meno chiesi di nuovo nomi ed età perchè non ricordavo. La sorella maggiore (castana) aveva 25 anni, la biondina ne aveva ...
... solo 19 e la modella 23. I nomi in ordine erano Francesca, Lucia e Samantah. Pronti tutti per uscire cercammo un posto per la colazione e non conoscendo finemmo tristemente al mcdonald. Alessandro conduceva il discorso e nel corso della giornata si può dire che ci fù una selezione, diciamo, naturale. Alessandro parlava tantissimo con Samantah, la modella, Andrea con la sorella maggiore di università (entrambi facevano lingue) mentre io e Lucia, che parlavamo poco, stavamo ognuno per fatti suoi. La sera, il furbone, le invitò nell’appartamento nostro a mangiare e io dovetti cucinare… A tavola si rideva e si scherzava e le due più grandi prendevano in giro Lucia dicendole che in queste vacanze avrebbe preso peso e perso il lavoro fatto in palestra al che lei tirò su la maglietta velocemente e disse fiera “la vorresti una pancia così”. Rimasi colpito dall’addome scolpito e iniziai a guardarla con un occhio diverso. La serata andò avanti e per qualcuno andò meglio, infatti Alessandro era riuscito a baciare Samantah e come un pazzo ci chiese se eravamo d’accordo ad ospitare le altre due così lui poteva provarci. Fummo d’accordo e la mattina dopo scoprimmo che non fece niente (come al solito). Quella notte, verso le 4, andai in bagno , quando bussò alla porta Lucia chiedendo se fosse occupato. Io di fretta aprì la porta e mi vidi davanti Lucia in reggiseno e mutande, che spettacolo, rimasi per un po a guardarla fino a quando mi riprese “heyy sono qui vedi”. Come potevo non guardare ...