Roger mi porta a battere sui viali, poi mi fa conoscere il suo amichetto andrea
Data: 08/12/2022,
Categorie:
Trans
Autore: angietrav, Fonte: Annunci69
Dopo l’esperienza dell’invito a cena con la sorpresa di farmi incontrare e scopare da un protettore e dalla sua puttana slavi, Roger ha rotto gli indugi. E’ sempre gentile, ma il suo atteggiamento è cambiato e sempre mi ricorda "vuoi fare la santarellina ma sei una puttanella e ti piace essere presa con forza dai maschi"; “Hai ragione caro, e sai che ho un debole per la tua gentilezza, per come sai apprezzare la mia femminilità, e cerco sempre di accontentarti, anche facendo la puttana per te”. Inoltre ho anche capito che Roger finalmente si mostra per quel che in fondo è: un guardone. Infatti candidamente mi ha detto che gode a guardarmi quando gli altri mi scopano e, sempre più spesso, insiste che mi vuol portare la notte a battere sui viali: ho sempre rifiutato, la cosa mi fa paura, non si sa mai chi si incontra…però la tentazione è forte. Mi piace fare la puttana, però in casa mia, e quando ci riesco mi eccita farmi pagare per i servizi. In passato mi è piaciuto andare a battere sul lungo mare di Torre del lago, un’altra volta un maschio mi ha portato a battere in un parcheggio sull’autostrada offrendomi ai camionisti, però nessuno dei due era un luogo di prostituzione. Dove mi vuol portare Roger sì.
Dopo la famosa cena, Roger viene più di rado a casa mia. Penso che dia libero sfogo alla sua omosessualità, gli piacciono i ragazzi giovanissimi, sbaciucchiarseli e succhiargli il cazzo, e credo che li paga per i servizi. Infatti le ultime due volte che è venuto a casa mia ...
... era in compagnia di ragazzetti sempre in tuta da ginnastica e senza mutande, di solito di origine magrebina. Era inverno, fuori faceva freddo e lui ha approfittato della mia ospitalità. In casa i ragazzetti, apparentemente timidi e silenziosi, si lasciano baciare da Roger come lui faceva con me (adesso io ancora mi lascio baciare da lui, ma con meno trasporto) e poi li fa sdraiare sul letto, li succhia il cazzo, ma non li fa venire e mi dice “vieni Angie, fatti scopare…”, al che metto il preservativo al giovane e mi faccio prendere a pecorina: il ragazzo mi scopa in silenzio mentre Roger guarda toccandosi.
Finalmente ho ceduto alle insistenze ed alla tentazione, così un giovedì notte a fine marzo verso le 10 Roger è passato a prendermi per portarmi, come dice lui, a battere sui viali. Per quell’ora son pronta, come sempre pulita dentro e cremosa fuori. Mi vesto attraente ma non voglio dare troppo nell’occhio: trucco leggero ma con dei bei labbroni rosso corallo, così come le unghie delle mani e piedi; parrucca a caschetto biondissima; tubino elasticizzato nero senza spalle e corto fino a metà coscia, sotto un corsetto, autoreggenti nere a rete; sandali neri a piattaforma e tacco da 12 cm; mutandine di pizzo nero elasticizzate e sgambate che contengono bene, indietro nascosto tra le gambe, il mio clitoride dormiente, ma con un filo in mezzo ai bei glutei rotondi e palestrati. Fa fresco e mi copro con un soprabito di gabardina nera corto a metà coscia come il tubino, infilo ...