1. La mia doppia vita ( in tre )


    Data: 07/12/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: Passivo, Fonte: RaccontiMilu

    ... moglie per soddisfarsi ma sopratutto quanto piacerebbe a te vedere tua moglie godersi un cazzo vero”. Ero spaventato dall’eccitazione che mi attraversava, quelle parole svegliarono a me una perversione che non sapevo di avere, avevo l’uccello gonfio e il respiro affannato, lei si accorse e mi diede un paio di strattoni al pene, due colpetti ben assestati e non riuscii a trattenere l’orgasmo: venni copiosamente mentre entrambi sorridevano. Marco mi si avvicino dicendomi che ero proprio una puttanella vogliosa, mi mise una mano sul culo e mi accarezzò l’ano ancora dolorante dello scorso incontro, provò a penetrarmi con un dito ma mi faceva male… un po’ il dolore, un po’ la vergogna che mi assaliva dopo ogni orgasmo e la mia erezione sparì ma non quella di Marco che fece spuntare la cintura di castità e dopo avermela fatta indossare mi mise il cazzo in bocca.
    
    Ero un pompinaro, vero, ma non avevo mai pompato un uomo di fronte a una donna che seppur estranea era comunque l’ennesima dimostrazione di inferiorità ed avevo paura della situazione. Lei allungò la bocca sul pene di Marco e cominciò a leccare l’asta mentre io mi godevo la sua cappella gonfia spingendomela il più possibile in gola. Lei mi prese i capelli e mi tirò indietro la nuca facendo uscire il suo cazzo dalla mia bocca e mi baciò: un bacio profondissimo, pieno di passione che ricambiai “scusa forcetto” mi disse lei staccandosi da me “ma adesso ho bisogno di godermi un cazzo vero”. Mi costrinsero ad indossare il ...
    ... preservativo a Marco e dopo averlo fatto i due cominciarono a scopare. Io ero in ginocchio sul pavimento e ogni tanto partecipavo palpando le palle a lui e il seno a lei che frequentemente mi prendeva il cazzo ingabbiato e mi insultava.
    
    A un certo punto lei gli si mise sopra dandogli la schiena e mi ordinò di leccarla mentre lui la penetrava, io ovviamente lo feci e leccai il suo clitoride spingendomi anche in basso dove i due sessi si fondevano: sentivo i loro sapori mischiati e quando lei spinse la mia testa sulle palle di Marco le leccai avidamente aiutandolo ad avere l’orgasmo. Lei si alzò, prese il preservativo pieno e dopo avermi fatto inginocchiare me lo svuotò in bocca; ingoiai. Ero eccitatissimo ma il metallo mi impediva sia l’erezione completa che di poter godere pensò Marco a sottolineare il tutto “Allora cornutello? Vorresti godere ancora come una troietta vero? Vorresti essere libero di segare quel tuo cazzetto e lasciar libero il tuo orgasmo vero? Ma non succederà, ci hai fregato prima venendo per primo e adesso la paghi!”
    
    Ero sconcertato, volevo venire, ero eccitato e non potevo credere al fatto che non avrei potuto concludere il mio godimento e mi rivolsi a Mrco quasi supplicandolo “Ti prego non lasciarmi così, fammi godere, lascia che mi possa segare, ci metto un attimo, lo sai ” mi umiliavo da solo, così, per un orgasmo, di fronte a una donna che sorridente si prendeva gioco di me “potrai farmi quello che vuoi, andiamo io e te in bagno, potrai pisciarmi ...