Un figlio per marcello 1 - Racconti Erotici

Un figlio per marcello 1

... non sa più se perdersi nelle nuvole o sprofondare nella passione.

La tensione è tanta che si sente immediatamente vicino all’orgasmo e deve sforzarsi per non godere come un ragazzino; ma lei è troppo dolce e lui ha tanta voglia di sentila fusa in se; le prende il viso e lo carezza mentre lei lecca, succhia, mordicchia titilla; è costretto a fermarla perché davvero la sua resistenza è a rischio e vuole sentirla da ogni parte; riesce a spingerla supina sul letto e passa lui a succhiarle dalla vagina l’anima e la passione.

“Ci metti sempre tanta libidine in una copula?”

“Io non faccio sesso; do e prendo amore.”

E’ una sorta di schermaglia, una gara a dare il massimo piacere ricevendone altrettanto; lei adesso sa che da quel maschio deve attendersi qualcosa a cui non è abituata, una copula dolce e delicata che stimoli tutti gli anfratti del corpo, che solleciti tutta la passione di cui è capace, che carezzi tutti i gangli della sua libidine; sa anche che vuole fare altrettanto e che può farlo impazzire di gioia perché è il modo ideale in cui intende accoppiarsi con un maschio.

Quando decide di volerlo possedere, si stende al centro del letto e lo fa montare; nella penetrazione alla missionaria è lei che si prende dentro la mazza e la fa scivolare, con la cadenza che vuole, fino all’utero; lo avvolge in una stretta da anaconda fra le cosce e non lascia più spazio tra i due corpi; si lascia cavalcare, a tratti, ma preferisce impalarsi lei, da sotto; in tutti i ...

... movimenti trova un amante duttile, disposto e pronto a favorirne le scelte di piacere; si baciano spesso, mentre copulano.

Marcello ha deciso di assaggiarla in ogni modo; si rende conto rapidamente che le intenzioni sono le stesse per tutti e due; quando la mette a pecorina vede subito che è la vagina a succhiare dentro il sesso, anche quando lui sbatte il ventre contro un sedere armonioso, plastico, infinitamente bello; è lei a prendergli le mani e a portarsele sui seni perché li usi come punto di appoggio per tirare la schiena contro il ventre.

Preleva un tubo di gel dal comodino e le lubrifica a lungo l’ano; lei è più ansiosa di lui di sentirlo nell’intestino e, nonostante la mole della mazza, solo una volta lo ferma prima che i testicoli picchino sulla vulva perché l’asta è tutta dentro; vanno avanti così per un tempo che non saprebbero definire; devono riposare, perché l’indomani l’ufficio li chiama al dovere e sarà una giornata lunga con l’aggravante dello scontro coi coniugi rispettivi; riescono a dormire qualche ora.

Si svegliano che sono le otto passate e sono in ritardo; Cloe deve cercare nei cassetti di Liliana l’intimo di ricambio per il suo ormai madido; lui indica confezioni ancora sigillate che previdentemente sono state messe da parte; escono in cucina e trovano che la compagna è già pronta ad andare via; le donne si guardano con curiosità e la padrona di casa chiede all’altra se è contenta della notte d’amore; Cloe le dice che ha scoperto una dolcezza ...