Schiava per un furto
Data: 11/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: diuk88, Fonte: Annunci69
Lei è Carla, una donna di 45 anni, dimenticata dal tempo che passa, un viso liscio senza una ruga, alta 1 m e 60, poche tette, ma un culo bello, piccolo e rotondo, modi di fare gentili, molto sbarazzina, accondiscendente nei discorsi, con il quale prendi subito confidenza.
Lui è Marco, 1m e 80, mente maiala e perversa, uomo entrato nei 30 modi duri e severi, per coprire il ruolo di direttore del supermercato, dove entrambi lavorano.
Si conoscono da qualche anno, Marco e sempre molto severo, tranne che con lei, donna alla quale non sa resistere ai suoi modi sbarazzini, sempre gentile con i clienti, e con lui, che da qualche tempo guardava Carla con occhi diversi e pensieri famelici, lui riusciva sempre a far trasparire un velo di malizia ogni volta che si trovava a discutere con lei di lavoro, nei discorsi che immancabilmente finivano ad essere del più e del meno, discorsi che lui faceva solo con lei, Carla che sapeva di avere una presa su di lui, che con il suo modo di fare teneva alle corde la sua mente e la sua testa, che ultimamente iniziava a fantasticare sempre più spesso su perversioni che avevano protagonista Carla.
In qualche occasione lei volle essere ancora più decisiva per rimanere impressa nelle perversioni di Marco, quasi come sapesse bene l'effetto che aveva su di lui, aveva sempre modi innocenti, ma impattanti, come quando lui in pausa pranzo nello spogliatoio la vide arrivare per cambiarsi, lei non lo fece scomodare per non disturbarlo, e si tolse in ...
... sua presenza il camice da lavoro, quel camice che rende tutte le commesse molto anonime; lui non impiegò molto tempo a notare dalla maglietta molto fine due capezzoli che sembravano chiodi, dovevano essere duri come ferro, che lo fecero sospirare, lei impiego ancora meno tempo nello slacciarsi le scarpe, mettendosi a 90 propio davanti la faccia di Marco, che non poté non notare uno splendido perizoma nero che usciva dai pantaloni bianchi mettendo in mostra quelle rotondità per qualche secondo, poco tempo che Marco voleva non finisse più, poco tempo in cui Marco aveva già fantasticato sulle sue perversioni sessuali.
Un giorno una fortunata circostanza, lasciò i due soli in negozio, in orario di chiusura al pubblico, mentre lui stava sbrigando le ultime faccende lavorative, lei si cambiava dei vestiti del lavoro per poter andare a casa, quando uscì dallo spogliatoio, non si aspettava di vedere Marco nelle vicinanze, che si avvicinò a lei notando subito un pacchetto che usciva dalla borsa personale, forse perché era troppo sicura di non essere guardata, o per la fretta non era riuscita a nascondere bene, lui chiese spiegazioni di quel pacchetto che aveva nascosto in malo modo, lei vedendo in lui il Marco direttore severo, non poté che confessare... Un pacco di carne dal valore ingente, che Carla voleva rubare.
Marco deluso ed arrabbiato disse a Carla che sarebbe andata incontro al licenziamento, e Carla, mamma di due figli con il biancore di un cadavere implorava le scuse, ...