1. Abbaglio o consistenza?


    Data: 01/12/2022, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... pronta:
    
    “Vieni, voglio sentirti dentro di me” – dissi con una voce che non rassomigliava alla mia.
    
    Paolo si sdraiò accanto a me facendomi salire sopra di lui, adesso ero io che dirigevo e volevo farlo aspettare, come lui aveva fatto temporeggiare me. Continuava a leccare e a succhiare i miei seni spingendo il mio corpo verso il suo cazzo, io lo accontentai e finalmente lo sentii dentro di me, dato che restammo per qualche secondo immobili travolti dall’intensità delle sensazioni, perché sentirlo parte di me mi donava un piacere immenso. Paolo continuava a ripetere che voleva farmi godere, che voleva farmi male, fino a quando il nostro ritmo divenne più solerte e le nostre posizioni cambiarono. Quando gli dissi che non potevo più aspettare e che volevo venire, il suo movimento divenne più frenetico. Fu un orgasmo convulso, irrefrenabile, pastoso e travolgente, poiché tutte le cellule del mio corpo tremarono e mentre godevo d’un piacere immenso sentii il liquido denso della sua consistente e lattiginosa sborrata riempire tutta la mia foltissima e pelosissima fica osservando frattanto il corpo di Paolo tendersi, finanche lui colpito da un poderoso orgasmo liberatorio per quel piacere istintivamente raggiunto.
    
    Era questa l’immagine che avevo di Paolo, tuttavia quando riaprii gli occhi io ero totalmente al buio distesa sul letto della mia camera. L’orologio segnava le sette e trenta e fra due ore avrei dovuto incontrare il cliente del mio collega, tale dottor Paolo. ...
    ... Ancora visibilmente impressionata e ovviamente amareggiata e perfino turbata dal sogno, rapidamente mi agghindai e scesi alla fermata del treno. Il ragazzo non c’era e questo fu un bene, perché dopo quello che avevo sognato e di cui avevo ancora la mente piena, tutto ciò m’avrebbe messo enormemente a disagio nell’adocchiarlo, in tal modo m’incanalai in modo tempestivo all’appuntamento con il cuore in gola, ripetendo verso me stessa se tutto ciò non fosse stato un iniziale e benevolo sogno premonitore. Io non stavo nella pelle dalla curiosità, giacché lo studio professionale dove questo cliente lavorava era ben ornato, elegante e sobrio con la sala d’attesa molto luminosa:
    
    “Le vado a chiamare subito il dottor Paolo” – m’annunciò gentilmente la segretaria.
    
    Io contemplavo frattanto il panorama che si potava ammirare dalla finestra, sentii ben presto dei passi dietro di me e una voce d’uomo che mi salutava, poiché ebbi rapidamente un insperato quanto felice e provvidenziale tuffo al cuore e così chiusi gli occhi. Non ero capace di ritenere vero quello che udivo, perché appena mi girai lui era là che attendeva nel vano con un’espressione completamente meravigliata sul viso:
    
    “Che inatteso piacere, davvero una piacevole sorpresa vederti” – proclamò lui superati i primi istanti di confusione iniziale.
    
    Sperimentare, sostenere e vivere una situazione così acutamente e intensamente energica non mi era per nulla capitato al mondo, per il fatto che le sensazioni erano gradevoli, ...
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