1. Abbaglio o consistenza?


    Data: 01/12/2022, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... bello, sfrenatamente perfetto, giacché lui sembrava uscito da una favola, sicché io mi domandavo dove volesse arrivare. Continuavo a essere prevenuta, ma anche tesa, Paolo mi raccontò del suo viaggio in America, dal momento che fu sciupone di particolari sulle cose che aveva fatto e visto. Ci trovammo concordi su molte cose e lentamente la tensione svanì, non mi sentivo più come una liceale al suo primo appuntamento, bensì cominciavo ad accorgermi che esercitavo un certo fascino su di lui. Le candele sul tavolo ben apparecchiato erano arrivate a metà della loro durata, quando Paolo allontanò il cameriere e venne dietro di me, mi poggiò delicatamente le mani, quelle splendide mani che avevo notato in treno sulle spalle nude, in quell’occasione m’irrigidii:
    
    “Che cosa fai?” – gli chiesi io, malgrado ciò non ottenni nessuna risposta che potesse gratificarmi e soddisfarmi.
    
    Lui cominciò a baciarmi sulla nuca, sul collo e dietro l’orecchio, dato che al contatto con la sua bocca la mia pelle vibrò, il mio corpo fu scosso da un brivido di piacere e cominciai a eccitarmi. Chiusi gli occhi e il respiro iniziò a diventare affannoso e rauco, le sue mani sondavano i miei seni dentro il vestito, le sue dita cercavano il mio capezzolo reso gonfio dal piacere. Io m’alzai dalla sedia e mi strinsi a lui, dato che le sue mani mi carezzavano inizialmente la schiena, il sedere e in conclusione il pube. La sua bocca lasciò il mio collo e cercò la mia che trovò aperta e disponibile, la sua ...
    ... lingua morbida giocò con le mie labbra poi si tuffò all’interno esplorando la cavità. Gli tolsi la giacca lentamente, perché mi piaceva il ritmo che avevamo preso così lento e regolare, carezzai quel corpo che si stava rivelando perfetto e una mia mano andò a dargli piacere. Quando lo toccai lui gemette, in quanto il suo cazzo era duro, aveva voglia di me quanto io di lui. Io gli sbottonai i pantaloni, prima la cintura, poi la chiusura lampo senza staccarmi dalla sua bocca, alla fine lo liberai delle mutandine ed ebbi voglia di sentire il sapore del suo cazzo. Ero eccitata all’inverosimile, infervorata in maniera inconsueta, giacché provavo un insolito dolore nel basso ventre proveniente dal pube, il desiderio stava diventando incontenibile e trascinante.
    
    Io mi piegai in maniera assennata, considerato che aveva un buon sapore e mi piaceva vedere quanto Paolo stesse godendo, perché volevo farlo gioire, volevo farlo godere dentro di me, lo volevo svisceratamente. Solo i nostri respiri rompevano il silenzio di quell’appartamento, sicché il vestito mi cadde ai piedi, mi sollevai per sbottonargli la camicia, frattanto lui intanto mi slacciava il reggiseno togliendomi nel contempo le mutandine. Ci sdraiammo per terra cominciando a leccarmi i capezzoli mordendoli e succhiandoli, il desiderio e il piacere mi fecero strepitare. La sua mano s’insinuò fra le mie gambe mentre mi baciava dovunque, un suo dito mi penetrò e il godimento che ne provai mi fece arcuare la schiena perché ero ...
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