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La sera cela i sogni
Data: 01/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: LateN, Fonte: RaccontiMilu
... desideri proibiti provare il mondo della dominazione, è che non avevo mai trovato qualcuna che me lo chiedesse esplicitamente e io non avevo mai avuto l’iniziativa per proporlo. Mi spogliai e mi sdraia a terra, a pancia in giù, come mi aveva ordinato subito dopo. R: ‘Dimmi, hai delle corde, delle fascette da elettricista o dello scotch grosso?’ M: ‘Si, si, trovi tutto nell’ufficio di mio padre’ R: ‘Resta qui e non ti muovere, intanto piega le gambe e porta verso l’alto i piedi’ Così feci e mentre la sentivo armeggiare nella mia testa cominciarono a fluire mille immagini di ciò che stava per accadermi, così cominciò già ad indurirsi, nonostante la posizione non gli consentisse di raggiungere la piena erezione. R: ‘Bravo, vedo che hai ubbidito. Sei proprio bellino visto da qui’ Cominciò a legarmi le braccia in modo da immobilizzarle ulteriormente, inoltre mi legò le gambe in modo che rimanessero divaricate, e successivamente le unì ai polsi, costringendomi in una classica posizione di bondage con le braccia che tiravano le gambe e viceversa. R: ‘Ora mio caro, avrà inizio il divertimento, almeno per me, per te potrebbe essere appena cominciato il peggior giorno della tua vita’. Continua’ R: ‘Sai, sei stato molto maleducato ad approfittarti di me, godendo della mia visione a lavoro, senza chiedermi il permesso di farlo’ Mi assestò un forte colpo su un gluteo che mi causa dapprima molto dolore, seguito da un forte brucio persistente. R: ‘Uhmm ...
... vediamo, non penso basti questo a perdonarti, diciamo che altre 15 potrebbero bastare. Conta per me mio caro’ 15??? Già la prima mi era bastata a capire cosa voglia dire essere frustati, ma addirittura 15? Mentre questi pensieri scorrevano nella mia testa, lei non perse tempo e assestò il secondo colpo, troppo concentrato sul dolore non contai. R: ‘Cominciamo maluccio. Ho detto di contare, per questa volta sei perdonato ma alla prossima” Riprese e questa volta prestai più attenzione al mio compito nonostante ad ogni colpo lei aumentasse l’intensità delle frustate. Finalmente l’ultima, mi veniva quasi da piangere. R: ‘Che bel culetto rosso che abbiamo fatto, uhhh.’ Mi prese per i capelli e mi sollevò il volto avvicinandolo e mi leccò dalle labbra fino alla fronte. R: ‘Stasera sei tutto mio, che emozione’ Mi slegò le gambe e mi ordinò di rimanere in piedi con le gambe divaricate, ovviamente ero ancora bendato ed imbavagliato. Cominciò a baciarmi le labbra, piano e superficialmente, e lentamente si spostava lungo il collo e il profilo della mascella appoggiando solo lievemente le labbra sulla mia pelle, quasi in un tocco delicato. Quando scendeva lungo i lati del collo un fiume di brividi mi attraversava, e il tutto mi eccitava ancora di più di quanto già non lo fossi. Scese fino al petto e cominciò a leccarmi i capezzoli con la punta della lingua, fino a farmeli diventare turgidi, a quel punto ne morse uno, rubandomi un mugolio di dolore, al quale rispose con ...