1. La sera cela i sogni


    Data: 01/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: LateN, Fonte: RaccontiMilu

    Scesi le scale che portavano al pian terreno con tutta fretta, era di certo una visita inaspettata, ma vedere Rachele in piedi sulla soglia di casa mia valeva la pena d’esser disturbati. Da tempo era diventata la protagonista principale di molte mie fantasie notturne, che spesso terminavano con focosi scambi amorosi in solitario. Non era una di quelle ragazze particolarmente belle, eppure l’insieme delle sue curve e di tanti piccoli particolari, davano vita ad uno scenario stupendo: quei capelli lunghi e scuri, raccolti in una treccia spessa, occhi verdi, verso il nocciola, incastonati in un viso leggermente spigoloso dalla forte abbronzatura; scendendo lungo il collo, con una dolce curvatura, si raggiungevano due abbondanti seni che competevano in sensualità con i fianchi abbondanti, ma non troppo larghi da rovinarne la figura; arrivando ai piani bassi lo spettacolo continuava presentando due lunghe gambe muscolose e un lato B che descriverlo sarebbe stato in ogni caso riduttivo.
    
    R: ‘Hey Mic, penso proprio che l’uscita di oggi salti no?! Scusa se mi sono presentata qui all’improvviso, ma avevo già comprato una cassa di birre e ormai ero già in macchina. Ti va se salgo e facciamo due chiacchiere sul balcone? O per caso disturbo?’
    
    M: ‘Ma tu disturbi sempre, dovresti saperlo! Dai muoviti che prendi freddo vestita così’
    
    Indossava un vestito unico azzurro pastello, con tema floreale. Era smanicato con un’abbondante scollatura sulla schiena, che ogni tanto si spostava sul ...
    ... davanti, e terminava con una gonna non troppo corta, ovviamente indossato senza calze e abbastanza aderente da provocarmi qualche brivido a sud.
    
    M: ‘Dai lo sai che il mercoledì i miei son sempre fuori per cene di lavoro, e per grazia divina mio fratello non &egrave nei dintorni a domandarmi film, giochi e qualsiasi altra cosa in mio possesso. Se n’&egrave andato da sua morosa’
    
    Entrammo in casa: un ampio open space, con poche pareti a separare qualche stanza, arredato in un mix tra moderno e legno. Nel salotto un’ampia porta finestra si apriva su un balcone abbastanza grande da ospitare feste intime, con tanto di gazebo, e abbastanza nascosto da occhi esterni da concedere la giusta intimità agli invitati.
    
    Misi in fresca la cassa di birra e ne portammo con noi in terrazzo una mezza dozzina. Dopo averne bevute un paio e qualche ora di chiacchiere inutili, mi spostai verso argomenti più delicati.
    
    M: ‘Allora con Ale come &egrave andata a finire?’
    
    R: ‘Non fare il finto tonto, sai che l’ho mollato. Non mi andava, pensava già a progetti in grande, e io non cercavo una storia del genere, sono ancora giovane per certe cose”
    
    M: ‘Giovane?? Ma se a breve sarai in età da nipotini! Addirittura io fatico a credere tu abbia 24 anni ogni tanto’
    
    R: ‘Vaffanculo! Tu piuttosto simpaticone, con quella tipa che era passata a lavoro poco tempo fa? Mi sembrava foste usciti un paio di sere’
    
    M: ‘Bah, nulla di che, alla fine era più o meno come Ale: uscita da una storia difficile ...
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