SAFE WORD
Data: 29/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Cosimo_Viola, Fonte: RaccontiMilu
... inizio a massaggiarlo. I piedi di Federica non stonano col resto del corpo, sono bellissimi anche loro. Molto curati, si vede che fa spesso la pedicure, e ha le unghie smaltate color rosso fuoco. Mi dedico al massaggio facendo delle leggere pressioni e dei movimenti circolari alla pianta del piede. In realtà non ho la minima idea di come si faccia, sto improvvisando. Lei chiude gli occhi, sembra rilassarsi, quindi continuo. Dopo circa venti minuti, non so quasi più come massaggiarli. D’istinto mi viene da avvicinarmi un piede alla bocca, ma appena mi rendo conto di quello che sto facendo, vengo invaso dall’imbarazzo e mi blocco. – Su, non avere paura. Va avanti, fai quello che stavi per fare. – Sei sicura? – Ma certo! Goditela. Avvicino nuovamente un piede alla bocca, e questa volta vado fino in fondo. Inizio a leccare il collo del piede, molto lentamente, ancora frenato dall’imbarazzo, ma anche deciso a voler rendere questo momento piacevole per entrambi. Lecco la pianta del piede, e vedo che Federica ritrae il piede di colpo. – Scusami, solletico. – Scusa tu, sono passato troppo leggero forse. – Sì, anche secondo me. Riprova appoggiando la lingua con un po’ più di decisione. – Ok. Faccio come mi dice, appoggio la lingua sul tallone e con decisione la porto su fino ad arrivare alle dita. Stavolta non ritrae il piede, anzi. Sembra piacerle. La vedo chiudere gli occhi, e anche mordersi il labbro inferiore mentre con la lingua inizio a passare tra le dita. Inizio a succhiarle, ...
... una dopo l’altra. Mi abbandono a questa esperienza, mi abbandoni talmente tanto che non rendo più conto del tempo che passa. – Fra, mi dispiace interromperti. Ma forse è ora di andare. Quanto tempo sarà passato? Non lo so, ma era bellissimo. Ancora meglio di quanto io abbia mai fantasticato. Spero solo che Federica non noti l’erezione che sta esplodendo nei mie pantaloni. Per fortuna ho i jeans, che almeno un po’ mi aiutano a mascherare la situazione. – Va bene, sì. Andiamo. Per tutto il tragitto in macchina restiamo in silenzio. C’è dell’imbarazzo, soprattutto da parte mia in realtà. Lei la vedo a suo agio, si comporta come sempre. Semplicemente sta in silenzio, ma la sensazione è che stia in silenzio non per imbarazzo, ma semplicemente perché sta pensando a cosa dire per farmi sentire a mio agio. – Possiamo rifarlo, se vuoi. – Scusa? – Ho detto che se vuoi, qualche volta possiamo rifarlo. Vieni da me o vengo io da te, e mi adori i piedi mentre io mi rilasso. Ci guadagnano entrambi. – Non sai nemmeno se mi è piaciuto. – Ma dai Fra, mi vuoi prendere in giro? Credi davvero che non abbia notato quanto ti è venuto duro? – Cos.. – Eh già. Ho visto tutto. Allora? Ti va di rifarlo? è piaciuto anche a me, o non ti proporrei di bissare. – No, sì. Va bene. Si può fare. – Sei così tanto in imbarazzo? Dai, tranquillo. Oh, lì c’è la tua macchina. Siamo arrivati. – Grazie ancora per oggi Fede. Per tutto quanto. – Ah ma figurati, è sempre un ...