SAFE WORD
Data: 29/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Cosimo_Viola, Fonte: RaccontiMilu
– Fede, per favore, possiamo evitare di parlarne? – No che non possiamo, mi vuoi dire che hai combinato? – Niente. – No, non è niente. Uno non si ritrova dall’altra parte della città, senza soldi e senza la possibilità di tornare a casa per niente. – E invece può succedere. – Fra, ascolta, siamo amici da tanto tempo. Con me puoi parlare. Sei stato rapinato? Se sei stato rapinato dobbiamo andare dalla polizia e sporgere denuncia. – Tranquilla, non serve. – Mi hai fatto venire fin qui in macchina per venirti a prendere. Avevo da fare sai? Dovevo andare in palestra, sono due giorni che non mi alleno. E invece sono qui a farti da tassista. Mi hai fatto preoccupare, che cosa credi? – Fede, per favore. – No, per favore niente. Parla. – E va bene, però promettimi che non mi giudicherai. – L’ho mai fatto? – No, non credo. Ma non te ne ho mai dato motivo finora. – E adesso invece me ne stai per dare uno? – Può darsi. Resta in silenzio guardando la strada. Federica mi vuole bene, in una maniera a dir poco genuina. Siamo amici dai tempi delle scuole medie, e il nostro rapporto, seppur con dei naturali alti e bassi, non è mai davvero andato in crisi, superando indenne i tempi del liceo e dell’università. Non ho dubbi quindi sul fatto che la sua non sia semplice curiosità, ma reale preoccupazione. – Dimmi, ti ricordi di quando, qualche volta, ti ho detto che trovo sensuali i piedi delle donne? – Sì, certo che lo ricordo, e quindi? – E quindi diciamo che potrei aver ...
... minimizzato un po’ la cosa. – In che senso? – Nel senso che non è che trovo i piedi sensuali in certe situazioni, ma che proprio sono ossessionato. – Mi stai dicendo che sei un feticista? – Diciamo di sì. – Sei un feticista, ok. Sono di mente aperta, lo sai, e non ci vedo nulla di male. Ma questo che cos’ha a che fare con la situazione di oggi? Allora le racconto tutto. Le racconto di come mi sono messo su internet su siti di incontri, di come ho trovato un annuncio di una padrona che mi avrebbe fatto leccare i piedi per un centinaio di euro, e di come avevo preso un appuntamento proprio per oggi. Poi le ho raccontato anche di come, una volta aperta la porta, mi sono reso conto che la donna che avevo davanti non corrispondeva per niente a quella che avevo intravisto nelle foto ricevute per email, di come mi sono sentito a disagio e quindi di come ho cambiato idea decidendo di rinunciare a quell’opportunità. – E allora perché hai avuto bisogno di chiamarmi e farti venire a prendere? – Perché la padrona non era in casa da sola, c’era anche una sua amica. Questa ha sentito tutto, e si è messa tra me e la porta. Eravamo due contro uno, e mi hanno preso tutto quello che avevo in tasca: i soldi, e le chiavi della macchina. Il telefono hanno avuto la bontà di lasciarmelo, probabilmente non conoscono nessuno che possa rivenderlo, non lo so. O più semplicemente gli ho fatto pena. Comunque sia, è così che sono andate le cose. – Ma allora lo vedi che dobbiamo andare a fare la ...