1. Un furto sessuale - coito


    Data: 27/11/2022, Categorie: Tradimenti Autore: shinwinger, Fonte: Annunci69

    ... ritmo della penetrazione.
    
    Con un gemito soffocato dal nastro adesivo, l'uomo venne ancora.
    
    "Accidenti, già fatto?" disse il ladro con profonda ironia.
    
    "Già, è tanto che sia riuscito a scopare una seconda volta. Durante tutto il matrimonio, non siamo mai riusciti a farlo più di una volta. E con quel cazzetto inutile... Niente a che vedere con questo batacchio..."
    
    La donna si rivolse all'amante, con tono languido e sensuale, prendendogli il cazzo il mano e segandolo lentamente.
    
    "Ti prego,- continuò lei- fottimi ancora con la tua mazza. Fammi sentire una troia in calore allagami tutta."
    
    Con un movimento del braccio, l'uomo buttò ogni cosa dal ripiano dello scrittoio. Poi, afferrata rudemente la donna, la sollevò, facendola semi sdraiare lì sopra. Le spalle erano premute sulla parete, la testa reclinata sui seni. afferrò le gambe, facendola divaricare in modo da mostrare la figa aperta.
    
    "Ti accontento subito, bella figona!"
    
    Con un movimento unico, appoggiò la cappella del cazzo tra le labbra e con una spinta energica, affondò.
    
    Le labbra dell'uomo, avide, andarono sulle tette, succhiandole, mordicchiandole, tirandone i capezzoli con le labbra.
    
    La donna, gaudente, si esprimeva in gemiti soffocati, accarezzando la testa e la schiena del'amante.
    
    "Tu si che sei un vero ...
    ... stallone!- esclamava rocamente- O, mi fai sentire così donna, così troia!"
    
    Era l'unica cosa che le riuscì di dire.
    
    L'uomo la stantuffava selvaggiamente, senza darle respiro. Gemiti e odore di sesso riempivano la stanza.
    
    I minuti passavano. L'uomo, dopo due orgasmi, era diventato evidentemente ancor più resistente, e non si concedeva nessuna pausa, non variava l'intensità della penetrazione, stantuffando velocemente e a fondo. fece mettere la donna di fianco, obliquamente rispetto al tavolino rettangolare, la gamba destra poggiata sulla superficie del mobile, la sinistra puntellata sulla spalla dell'uomo, che ne leccò sensualmente la coscia, mentre riprendeva, freneticamente, la penetrazione.
    
    Uno stantuffo profondo. Le palle dell'uomo, la mazza vibrano, mentre gli umori della donna, ormai strabordanti, colavano sulle gambe, andando a formare una piccola pozza sul pavimento di marmo.
    
    "Oddio!"
    
    "Lo senti, bella troiona? Lo senti, il mio cazzo che ti schizza dentro tutto il mio seme?"
    
    "Lo sento si! Tu non hai un cazzo, hai un idrante! Che goduria... non mi reggono più le gambe"
    
    Sfinita, la donna si accasciò al pavimento.
    
    Ma il suo amante, le si avvicinò, accarezzandole la cosca sinistra.
    
    "Cerca di riprenderti. manca ancora il pezzo forte!"
    
    La donna rabbrividì, di piacere... 
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