1. Beyond the White: godimento finale


    Data: 24/11/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... bruciano, prima o dopo. La sola variabile…-, pausa studiata, aristocratica, -È come.-.La baronessa DuLac sorrise, i capelli ramati che incorniciavano un viso carino ma indurito dalla durezza dovuta alla trasformazione subita. Da Baronessa a guerriera.Da Maria Antonietta a Boadicea. Dalla luce alle ombre.Posò sul tavolo una borsa. Aprì la cerniera con un gesto. Estrasse una sorta di lattina.No, non una lattina. Una granata al fosforo bianco. WP, hardware letale.-Fuoco purificatore.-, fu il commento da una delle ombre ancora ignote, -Molto poetico.-.Denigratorio ma non per offendere. Avanzò dall’ombra con un ghigno.-E quale… superba poesia, mia cara!-, esclamò con piglio teatrale.-Risparmiati le prese in giro.-, replicò Antonia, parlando in italiano, il tono duro.-Je m’excuse, cherié.-, disse lui con un sorriso da dietro la maschera da arlecchino.Era proprio solo questo. Arlecchino. Nessun nome, nessuna storia. Parlava diverse lingue, tutte con un’inquietante mancanza di accento. Avvolto nella giacca variopinta era sicuramente incongruo e incoerente in quella riunione di ombre.Eppure l’uomo lo sapeva bene, come tutti quanti, che quell’uomo alquanto bizzarro era un assassino. Cinquanta uccisioni confermate. Banchieri corrotti, pedofili, papponi, mafiosi. Area operativa Europa centro-meridionale. Modus Operandi mutevole. Mai ricercato, mai indagato, mai neppure schedato. Ai sensi del moderno sistema legale, Arlecchino era un nulla, un’incognita. Non esisteva. Come tutti loro. ...
    ... E come la Baronessa, era stato lui a trovare l’uomo e a proporre la propria collaborazione. Posò sul tavolo delle fiale.Veleno. Veleni. Di quelli letali. Medicine per il tumore che divorava il mondo.Fiale di colture batteriche veramente letali, con diversi tempi e sintomi. Non erano segnate.Dove se le fosse procurate, l’uomo non lo voleva sapere.-Facciamo sì che l’ultima risata sia la nostra, c’est juste, non?-, chiese Arlecchino.-Assolutamente.-, rispose un’altra voce. L’ultima. Timbro flautato, viso angelico. Thai, sicuramente una donna diversa da tutte loro. Non perfetta ma neppure pregna di difetti.Essere atrocemente fluido anche nelle ombre, il viso che celava chissà quali segreti.-Benvenuta, Shaibat.-, disse Nô, -Temevamo che non saresti venuta.-.-Ci ho pensato. Sarebbe potuta essere una trappola. E si da il caso che io intenda sopravvivere. Almeno per un po’.-, disse la nuova venuta con un sorriso che non arrivava agli occhi.-Proposito universale, suppongo.-, disse Poretti, -Anche per le leggende.-.Shaibat sorrise, lusingata. Sebbene quello non fosse il suo vero nome, era quello con cui era nota alla comunità internazionale. Membro di Anonymous e trafficante d’informazioni con abilità pari a quelle che Poretti mostrava nell’informatica, Shaibat era ricercata da tre diverse mafie dell’Estremo Oriente. Le Triadi, la mafia birmana e alcune frange della mala giapponese.
    
    Eppure il suo lavoro non era neppure lontanamente a rischio. La giovane manovrava informazioni come ...
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