1. Asparagina di Primavera / 3


    Data: 23/11/2022, Categorie: Etero Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti

    ... mutande, dentro il buco del lenzuolo, fuori dal lenzuolo, dentro di lei.
    
    Basta un niente. Muove il bacino sul mio pube, la sua fica fradicia con dentro il mio cazzo, non posso fare nulla se non assecondare, la vorrei afferrare con le mani ma sono legato, non ho armi, devo affidarmi, lasciarmi andare, riempire il suo buco, riempire il suo vuoto.
    
    - E per tutte le lacrime che ho perso ho bisogno di te - mi dice
    
    - Di me?
    
    - Del tuo torrente
    
    - Sono io
    
    - In queste notti di sabbia
    
    - Cosa sognavi
    
    - il tuo fiume dentro la mia pancia
    
    - Aprimi che vengo
    
    - Il tuo fiume caldo
    
    - Sto scoppiandooo
    
    - Il tuo piscio caldo
    
    - Ancora, Stephanie, cazzoooo
    
    - Non ho mai sentito nulla di così grosso, dentro
    
    - Ancoraaa
    
    - Vienimi dentro vienimi dentro
    
    - Eccomiii
    
    - Vengo anche io, ancora
    
    - Aahahhhhhh
    
    - Iiiiiiii-aaaaaaaaaaaaaaah
    
    Dopo questa però siamo esausti. Lei è sfatta accanto a me. Sopra il mio sudario. Non vedo niente, se non un velo bianco sopra il mio piacere. Posso solo immaginare sia accanto a me, accucciata, con gli occhi chiusi, forse sorridente, forse solo ...
    ... sfinita.
    
    Io ho sete. Le chiedo se mi può liberare. Se mi può scoprire, se mi può finalmente togliere gli zoccoli dai polsi. Se posso tornare un uomo libero.
    
    - No, non ancora - dice
    
    - Perché?
    
    - Hai presente quanti sapori abbiamo? Quanti sapori siamo? Quanti sapori abbiamo da provare?
    
    - Non lo so
    
    - E vorresti saperlo?
    
    Non rispondo
    
    - Almeno dammi da bere, prima
    
    Si allontana un momento. Si riavvicina e mi infila due dita in bocca. Sanno di champagne. Ripete l’operazione. Fa gocciolare lo champagne sulla fessura del lenzuolo sopra la mia bocca. Il vino mi bagna le labbra. Ma più che darmi da bere mi accende il cervello.
    
    - Di più, Stephanie
    
    Versa un po’ di champagne sul mio viso. Il profumo pungente di idrocarburi, di arenaria affacciata sul mare preistorico. Di quando c'era il mare tra la Francia e la Renania. E poi ne versa sul resto del sudario. Compreso sul mio cazzo. Ora è bagnato del mio, del suo, di tante altre cose. Di un mare che fu, diventato vino.
    
    - Puoi riposarti un po', ora
    
    Per quanto?
    
    - Per poco
    
    - E poi?
    
    Si alza, ride, esce. Richiude la porta a chiave. 
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