1. Asparagina di Primavera / 3


    Data: 23/11/2022, Categorie: Etero Autore: King David, Fonte: EroticiRacconti

    ... altrimenti
    
    Per premiarmi si avvicina, e mi bacia. Infila la lingua nella fessura del lenzuolo. Sento la sua lingua salata e vorace, che entra nella mia bocca, sembra voglia saggiare se sotto quel velo di cotone c’è ancora un uomo.
    
    - Dimmi se ti piace quest’altra fragola
    
    Si, all’inizio sembra una fragola. La punta di una fragola, per la precisione. Ma poi mi accorgo che è un capezzolo. Il suo capezzolo.
    
    - Le tue tette.
    
    - Si, le mie tette
    
    - Le tue tette … buone
    
    Lei scoppia a ridere
    
    - Le tue tette tonnate
    
    - Ti piace?
    
    - Cazzo vado matto per la salsa tonnata. Lasciamele. Lasciamele per sempre
    
    Si china nuovamente e mi bacia. È il suo modo di premiarmi. Intanto il mio cazzo è tornato quello di qualche ora prima. Sento il bisogno di scopare. Ho bisogno di entrare dentro di lei. Dentro qualche parte del suo corpo. Glielo dico.
    
    - Dammi solo un attimo – mi fa
    
    Percepisco che si alza in piedi sul letto, un piede alla mia destra, l’altro alla mia sinistra.
    
    - Ora devo stare attenta, è un’operazione delicata – mi dice
    
    Un impercettibile rumore di taglierino. E poi uno strappo. La sagoma di lei si avvicina al mio volto.
    
    - Eccomi – mi dice
    
    - Sei tu?
    
    - Questo è il mio sapore, quello che volevo darti da giorni, quello che volevo darti da mesi
    
    Finalmente. Appoggiata alla fessura del lenzuolo, aperta sulla mia bocca.
    
    - La tua fica
    
    - La mia fica
    
    - La tua fica meravigliosa - faccio, mentre l’assaggio con la lingua
    
    - Corretto – fa ...
    ... lei, ansimando – hai indovinato
    
    - La tua fica bagnata, odorosa
    
    - Ancora
    
    - La tua fica fradicia
    
    - Da mesi
    
    - La tua fica malinconica
    
    - Gonfia da piangere
    
    - La tua fica che non voleva aprire a nessuno
    
    - Solo a te
    
    - La tua fica sempre velata
    
    - A lutto
    
    - La tua fica misteriosa, francese
    
    - Ahh
    
    - la tua fica surrealista
    
    - Aaaaahhh
    
    - La tua fica metafisica
    
    - Ahhhh-Ahhhh
    
    - La tua fica meta-fica
    
    - Succhia-a-laaa
    
    Stephanie si contrae. Allarga le cosce e si piega sulle mie ginocchia. Con le mani stringe il pene, si avvicina con la bocca e lo morde attraverso il lenzuolo; le natiche completamente spalancate sulla mia bocca, il clitoride gonfio, la vulva che scoppia. Viene forte, viene fino in fondo, viene spruzzando sulla mia faccia. È la pioggia che inonda il deserto degli emirati, è la pioggia che lava i corridoi impolverati, che lenisce l’asfalto crepato, che sciacqua i marciapiedi imputriditi dal guano di chi non si è mai accorto di lei, di chi non ha mai capito che il piacere per lei era l’ammissione di una morte, di una decadenza piena di speranza. Un tentativo di risorgere.
    
    Bastano tre, quattro secondi. Lei è come spenta, finalmente in estasi, ad altre latitudini. Ma poi subito si riprende, e afferra il lenzuolo in corrispondenza del mio pube. Lo solleva e pratica un’altra incisione con il coltellino. Questa volta un po’ più grande. Infila tre dita in quella fessura e mi prende il pene, lo fa scivolare oltre l’elastico delle ...