Troia…..finalmente!
Data: 21/11/2022,
Categorie:
Cuckold
Tradimenti
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... si aspettava che ad entrarle in figa fosse il solito gonfiabile e con due dita della mani sinistra cercò di aiutarmi, ma si trovò davanti una bella sorpresina: la cappella a fungo del cazzone era molto più larga della cappella a punta del cazzo gonfiabile, ma non fece a tempo a chiedermi cosa fosse il nuovo giocattolo che io glieli spinsi dentro: la sentii dimenarsi, facendo ondeggiare il bacino per facilitare l’ingresso del nuovo “amico”, anche se mi chiese: “ma…non è il solito … ma che forma … strana … che ha …. È … enorme anche … aaahh…” Con una bella spinta ero riuscito a far penetrare il cazzone equino per una buona metà … e non sarebbe uscito tanto presto … almeno non senza aver dato un’ulteriore slargata alla figa da troia di mia moglie: “Goditelo questo nuovo amico …è quello che te la modificherà definitivamente….” E intanto lo spingevo il più possibile dentro. “Ma è gigantesco…non si muove nemmeno….uurgh..basta, basta…me la sfondi!” In effetti con quella forma pazzesca era stato un po’ problematico farlo entrare, ma adesso il problema era che non riuscivo a farlo tornare indietro: la cappella a fungo faceva da “paracadute”, e se “chiudendosi” un po’ era riuscito ad entrare, quando cercavo di farlo arretrare tendeva a riallargarsi, forzando sulle pareti vaginali: per riuscire a farlo muovere in realtà una soluzione c’era: bisognava gonfiare la parte centrale, in modo che l’asta del cazzone allargasse la figa di Franca e la cappella a fungo non si piantasse più. ...
... Diedi due pompate in rapida successione e sentii mia moglie irrigidirsi: “Ehi….ma si gonfia anche questo? Nooo, noo…è già troppo grosso…” “Stai buona e goditelo … che poi ti piacerà…e quando lo vedrai capirai cosa intendo…e poi non sarà mica più impegnativo dei due cazzi dei tuoi amichetti di ieri sera!” Franca si era ammutolita: dal tono con cui avevo parlato aveva capito che non ammettevo storie: aveva nella figa un cazzo gigantesco e le conveniva abbozzare e farselo piacere piuttosto che opporre resistenza: la sentivo sgrillettarsi ferocemente e ansimare sempre più forte: approfittai del momento di relativa tranquillità e cercai di estrarre di qualche centimetro la nerchia equina: Franca inarcò la schiena emettendo un sonoro sospiro: “Aaaahhh….oddio…me la sfascia…fai piano…” Ma io ormai ero in pieno delirio zooerastico, e quindi senza alcuna delicatezza le spinsi di nuovo il cazzone tutto dentro: l’oggetto sbattè sul fondo della figa di mia moglie che emise un nuovo, più forte lamento: “Nooo…basta…me la sfondi…non…fare…così…nooo…” ma io diedi un paio di pompate supplementari, ormai, nell’ordine, volevo: slargarle la figa in maniera definitiva, sentirla godere con il simulacro del cazzo di un cavallo e infine farle sapere che di lì a pochi giorni avrebbe conosciuto il mio amico che mi aveva aiutato a trasformarla , tutto il resto mi era indifferente. In quel momento mi tornò in mente quando, più o meno trent’anni prima, andavamo in vacanza in una cascina in Brianza: era una di ...