1. Troia…..finalmente!


    Data: 21/11/2022, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelle costruzioni settecentesche che per due secoli avevano ospitato numerose famiglie di contadini, ma negli anni ’80 erano rimasti solo un marito e moglie che producevano latte con una trentina di vacche: a lui, Tino, piaceva averci in torno, due sbarbatelli che sapevano ben poco di agricoltura e che lo ascoltavano pendendo dalle sue labbra e visto che noi, a parte scopare come ricci, non avevamo granchè da fare, gironzolavamo spesso nelle stalle: oltre alle vacche il Tino aveva un paio di cavalli, e un pony, un buffo cavallino grassoccio con una frangia e una criniera bionde e un muso che pareva avere un sorriso un po’ ebete … era di buon carattere, anche perché castrato, ma come spiegava il Tino, anche se non era in grado di procreare era comunque in grado di avere un’erezione: e infatti una sera, mentre gli dava da mangiare della biada, il cavallino mostrò il suo bel cazzone: una sbarra di carne rosea e lucidissima lunga una trentina di centimetri, con un diametro di 4/5…un po’ malignamente il Tino chiese a Franca se lo volesse toccare: lei, studentessa di biologia, per dimostrare che non era una schifiltosa allungò la mano, afferrandolo e, credo istintivamente, accennando appena a menarlo: appena lo ebbe in mano Franca, un po’ ingenuamente, esclamò “Uh, come è caldo!” il Tino rise, guardandomi con uno sguardo che pareva dire “..pensa se lo avesse dentro come lo sentirebbe caldo …” Franca rise anche lei un po’ imbarazzata e la cosa finì lì …. almeno per lei, perché per ...
    ... me rimase uno di quei momenti indimenticabili oltre che tremendamente eccitanti! E proprio mentre le stavo sfasciando la figa col cazzo di cavallo in silicone decisi di ricordarle il lontano episodio: “dì, porcona, te lo ricordi il pony del Tino…quello rosso e biondo …. Quella sera che eravamo nella stalla … e gli era venuto duro … “ silenzio totale da parte di Franca…un silenzio che diceva che la troia doveva essersi ricordata quell’episodio … “Te lo ricordi, vero, che gliel’avevi preso in mano … “ Franca doveva sentirsi in imbarazzo, però bisbigliando rispose “sì….” “E ti ricordi com’era?” “Sì, caldo … caldissimo …” “Certo, caldo … oltre che duro … vero?” “Sì, duro…” “E grosso, bello grosso…” “Sì, grosso … era molto …dotato!” La troia era completamente partita: si sgrillettava a tutta forza, mentre io le sfasciavo la figa con quel cazzone gigantesco e rispondeva alle mie domande provocatorie con un filo di voce: “Ed era lungo, vero ? … “ “Sì, lungo … molto lungo…” “Pensa … adesso ce l’hai dentro quel cazzone … : caldo, duro, grosso e lungo … e che ti sfascia la figa mentre tu godi … e tra poco te la riempirà di sborra … tanta sborra bollente che ti sgocciolerà fuori appena cercherai di alzarti … perché te l’ avrà aperta de-fi-ni-ti-va-men-te ….” Mentre parlavo gonfiavo piano piano il cazzone, ormai la cappella svasata non faticava più a muoversi e il dildo scivolava dentro e fuori come se niente fosse … segno che il simulacro del cazzo di cavallo aveva realmente “posseduto” ...
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