1. Troia…..finalmente!


    Data: 21/11/2022, Categorie: Cuckold Tradimenti Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’avrebbe sicuramente apprezzato. In attesa che fosse pronto il pranzo mi preoccupai di avvertire l’amico Fulvio sui progressi della nostra porcona, scrivendogli un messaggio su whatsapp: “Ieri sera la vacca si è fatta montare da due sbarbati in macchina: visto che non la sentivano causa larghezza ha chiesto che la pompassero in figa in contemporanea: servita sul posto ha dichiarato di aver molto gradito! Segnalo anche l’arrivo del nuovo, impressionante, giocattolo: stasera glielo farò prendere, poi ti dirò: confermi tuo arrivo per il 23 c.m.?” La risposta arrivò mentre io e Franca eravamo a tavola, per cui mi toccò aspettare un quarto d’ora prima di leggerla: “Cosa ti avevo detto? La troia che è in lei ha preso il sopravvento: falle prendere il cazzone del cavallo: ti faccio una facile previsione: se le piace ne vorrà uno vero, come ha fatto passando dai cazzi finti a quelli veri… ;-) cerca di farle capire che la sua troiaggine è il suo destino…non può tornare indietro, deve diventare la nostra troia disposta a tutto…vedrai, le faremo fare cose che nemmeno sapeva esistessero! Confermo che arriveremo a Milano il 23, con l’aereo da Roma delle 18:30” Cominciavo a capire perché Fulvio avesse manifestato tanto interesse verso una donna che non era poi ‘sta gran figa: a lui interessava esercitare il suo potere su di lei (per ora tramite me) per spingerla alla depravazione più totale: ma eccitato com’ero la cosa non mi dispiaceva, se mi era piaciuto vedere Franca in auto con i due ...
    ... sbarbati, vederle fare cose ancora più porche sarebbe stato ancora meglio, nel frattempo non mi restava che farla abituare al nuovo giocattolo. Quella sera, solo 24 ore dopo che si era presa contemporaneamente in figa i cazzi dei due ragazzotti, appena Franca venne a letto iniziai a lavorarmela: senza tanti complimenti iniziai a pastrugnarle le tettone in modo abbastanza energico: gliele impastavo, gliele strizzavo, tiravo i capezzoli al limite del dolore: lei si lamentava sommessamente ma non era certo il caso di impietosirsi: in fin dei conti era stata in mano a due sconosciuti per più di un’ora e non poteva sperare di cavarsela con un trattamento meno che rude! Quando mi fui stufato di strapazzarle le tette passai alla figa: anche la sua ormai larghissima cavità, che trovai notevolmente bagnata, ricevette un trattamento decisamente energico: con tutte e due le mani presi a tirarle le grandi labbra in direzioni opposte, una volta che ebbi la figa bella aperta le infilai quattro dita, mentre col pollice mi dedicavo al clitoride, che sentivo durissimo sotto ai polpastrelli, con l’altra mano strizzavo le piccole labbra tirandole e torcendole come avevo fatto poco prima con i capezzoli: mia moglie cominciava ad ansimare e cercava di intervenire sul clitoride con la sua mano destra: era il momento buono per piazzarle dentro il cazzo simil-equino: mi girai e lo presi, gli spalmai sopra una buona dose di lubrificante e glielo appoggiai alla figa: Franca, che si stava sgrillettando ...
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