Da giovani (parte terza) - Racconti Erotici

Da giovani (parte terza)

Pranzai in fretta e subito dopo presi la bici e mi misi sulla strada per casa di Giulio, mentre pedalavo pensavo che ormai avevo deciso: "gli avrei dato il culo"!

Mentre pedalavo cercavo di immaginare se davvero averlo dentro di me sarebbe stato piacevole come avevo immaginato ogni volta che mi ero masturbato pensando a lui, o se in realtà si sarebbe rivelato squallido e doloroso come descrisse una mia amica che mi raccontò di aver provato con il suo ragazzo.

Mi disse che lui l'aveva convinta a provare promettendole che se gli avesse chiesto di smettere lui non l'avrebbe forzata, ma che una volta li perse la ragione, la penetrò provocandole molto dolore e continuò fino a che ebbe finito incurante delle sue preghiere e delle sue lacrime. Aggiunse anche che la cosa più umiliante fu sentirlo scaricarsi dentro di lei e sentir uscire tutto ciò che le aveva riversato dentro una volta che si fu seduta sul wc.

Mi disse anche che successivamente, però, sempre con lo stesso ragazzo riprovò rispettando i suoi tempi e le piacque molto.

Insomma, da come me lo aveva raccontato lei pur non avendo la minima idea del perché fossi così curioso, se volevo godermi il cazzo di Giulio dovevo sopportare un inizio traumatico.

Arrivai a casa di Giulio e come solito lui mi fece entrare e, quando ci accomodammo in camera sua, in pausa sul monitor del computer c'era già un film scelto da lui, mi sedetti accanto a lui sul divanetto che aveva in camera e facemmo partire il ...

... filmato.

C'era un ragazzo che camminava nudo e con aria impaurita in un bosco (come fosse finito li nudo non era dato sapersi) e di tanto in tanto qualche fotogramma mostrava un uomo atletico, sulla cinquantina, che lo seguiva nascosto fra i cespugli spiandolo.

Ad un certo punto del film, dopo una lunga serie di inquadrature sul culo del ragazzo nudo e sul pacco dell'uomo che lo pedinava, quest'ultimo è uscito dai cespugli e si è palesato estraendo il cazzo dai pantaloni e mostrandolo al ragazzo che, in tutta risposta, cominciò a scappare.

Per qualche minuto le scene si alternavano fra il ragazzo di spalle che correva per scappare, con morbosi primi piani sul suo fondoschiena, e l'uomo sempre più deciso a raggiungerlo finché, d'un tratto, il ragazzo inciampò su una radice cadendo a terra a pancia sotto e l'uomo subito lo raggiunse, si gettò sopra di lui placandolo ed impedendogli di rialzarsi, e mentre lo teneva giù premendogli una mano sulla nuca, con l'altra gli frugava fra le natiche alla ricerca del buchetto mentre la povera vittima si dimenava nel tentativo disperato di sottrarsi a ciò che stava per accadergli.

Dopo una breve lotta l'uomo si sputò su due dita, spalmò la saliva sull'ano del ragazzo, gli si distese sopra e lo penetrò con forza e decisione mentre un primo piano si soffermava sull'espressione di dolore nel viso del malcapitato.

Io e Giulio commentavamo la scena e mentre i primo piani sul volto disperato del ragazzo e sul ghigno soddisfatto dell'uomo si ...