1. Amica mia


    Data: 16/11/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... aprire, eppure la mia pelle fu scossa da mille brividi. Io lo salutai e uscii, l’aria rinfrescata dalla pioggia di poco prima odorava d’erba e di sole, perché sarebbe stata una stupenda passeggiata. L’umidità rafforzata dalla pioggia, rendeva ogni cosa più pesante e anche le mie gambe cominciarono a chiedere il meritato riposo, mi ritrovai seduta su d’una piccola panca di legno scuro nella semioscurità d’una piccola ma accogliente osteria, dal momento che la bibita fresca mi rigenerava rapidamente a ogni sorso, però a un tratto una voce mi riscosse e fu di nuovo caldo:
    
    “E’ veramente piccolo il mondo, eh sì, piccolo maindubbiamenteaffollatoe ben frequentato. Che cosa vedono i miei occhi, sa che non si possono bere certe porcherie. Assaggi questo,lo provie non menta”.
    
    Il piccolo calice conteneva un vino bianco leggero e profumato,per la precisione era una bottiglia di Voria bianco frizzantedella Sicilia. La mia lingua gustava l’aroma fruttato e gentile, intanto che il mio palato assaporava gusti mai scoperti, donando alla mia bocca piaceri intensie piacevolimai sperimentati prima d’allora. Istanti breviin verità,che a me parvero lunghissimi, mi lasciarono quasi sfinita in attesa d’un altro piacere cosìeccelso,nobile e sublime. I suoi occhi ridevano,manifestavano eriflettevano tutta la sicurezza d’una nuova vittoria, perché mi ritrovai a ridere ancora guardando le sue labbra che si muovevano, intanto che mi spiegavano come riconoscere la provenienza del vino e di quale ...
    ... grande impegno serviva per imparare ciò. Le sue mani sfioravano le mie e i suoi occhi percorrevano i tratti del mio viso, era inutile negarlo: lui m’attraeva e con i suoi modi così dolci ma sicuri riusciva a farmi volare dappertutto. La cena che lui m’offrì fu una logicaserie d’inquadratureeunasensata sequenza, di quella giornata cosìmoderna,nuovae originaleper me. La sera ci regalava colori e odori dolci di primavera, mentre i nostri corpi ci supplicavano di non fermaci a un semplice e comprensibile saluto.
    
    Ancora una volta i suoi occhi mi chiesero di rimanere con lui, di seguirlo, di regalargli ancora del tempo, il ticchettio delle mie scarpe si perdeva sotto il porticato di quell’antica piazza e il mio cuore balzava battendo forte nel mio petto. Quell’attico arredato con gusto raffinato e decorato con vari oggetti orientali era davvero un luogo magico, i nostri occhi per l’occasione s’allacciarono, non seguirono parole ma gesti appassionati e modulati che animarono ancora di più l’eccitazione dei nostri corpi. Le sue mani scorrevano lungo i miei fianchi e la sua passione premeva contro la mia intimità senz’angoscia né paura né vergogna, ma solamente animata e vivacizzata dalla pura passione, dove io guidai quel membro eretto e proteso verso la mia folta e sugosa intimità. Io fui riempita da quel sesso pulsante che mi donava ondate di piacere a ogni singolo movimento, mentre la sua pelle sotto le mie labbra emanava profumo d’uomo.
    
    La mia eccitazione sembrava senza limite ...