Marie e il timido voyeur 'epilogo'
Data: 12/11/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: storie1, Fonte: Annunci69
... direttrice d'orchestra in quel momento. Una direttrice molto convincente.
Mi sbottonai e iniziai a toccarmi.
Timidamente Banero mi imitò, Maria seguiva molto attentamente, vide sgusciare quell'uccello che aveva più volte intravisto nelle foto. Ma ora era lì a meno di un metro da lei. Iniziò a carezzarsi la figa che sempre più gonfia scivolava fra le sue dita. Banero si spogliò. Apparvero, liberi, due pesanti testicoli che pendevano. Gli occhi di Maria oscillavano fra l'uccello di Banero, sempre più teso ed il mio. Le piaceva sentirsi al centro dell'attenzione.
-Tutte le volte che hai desiderato guardarmi fra le cosce la immaginavi così?- senza attendere la risposta continuò.-Toccati Banero, fallo per me.-
Iniziò una lenta sega, ogni volta che arrivava alla base scopriva la grossa cappella gonfia all'inverosimile. Maria si diresse vero di me, avvicinò le labbra all'uccello e iniziò un meraviglioso pompino. Mi pompava e godeva nell'osservare lo sguardo di Banero e il suo grande uccello.
-Ecco, vedi.- dissi rivolgendomi al ragazzo.- Guarda come gode mentre succhia il cazzo. Vero che ti piace?-
Maria annuì e con una mano divaricò le labbra della figa.
Banero ormai si segava senza ritegno. Era stregato dalla visione di quel sesso aperto e voglioso e dalle labbra di mia moglie che avvolgevano il mio uccello.
-Bravo ragazzo. Una donna vuol vedere quanto la desideri, devi mostrarglielo con orgoglio, anche perché sei decisamente ben messo.-
Osai.- Vuoi ...
... toccargliela? Maria credi che tu possa permetterglielo?- Lei non rispose. Lo presi come un assenso.
Banero avvicinò la mano al ginocchio, ne aveva voglia ma al tempo stesso temeva evidentemente di sbagliare qualcosa. Finalmente poggiò la mano, Maria trasalì e si fermò. Era la prima volta che qualcuno la toccava in mia presenza, ma era la prima volta per tutti in effetti, nessuno di noi aveva mai vissuto dei momenti così intriganti. Il ragazzo percepì quel fremito e si fermò a sua volta.
Dopo un lungo istante, Maria riprese il suo gioco con me; era il segnale che accettava quella carezza. La mano ora si era poggiata completamente sul ginocchio e iniziava timidamente a risalire. Il contatto con quella mano anche se mediata dalla calza aveva avuto il suo effetto: Maria mi succhiava con estrema passione.
Banero fissava la figa come ipnotizzato, ormai le sua mano era arrivata al limite della calza e toccava la pelle nuda: altro brivido per tutti e tre. Dovetti sottrarmi un minuto dalle labbra di Maria per non venire, lei per tutta risposta scivolò un po' in avanti offrendosi a quella mano. Banero prese coraggio e si avvicinò a sua volta. Ora i grossi testicoli oscillando si appoggiavano al ginocchio, le vene dell'asta formavano due cordoni bluastri. Quando le dita di Banero sfiorarono le grandi labbra, Maria spostò la mano con cui si stava toccando, voleva dare campo libero al desiderio del ragazzo.
- Toccala! Senti quanto è morbida, ti vuole.-
Lui cominciò a toccarla ...