La vigliaccata - Racconti Erotici

La vigliaccata

... visitarsi.

Il dermatologo disse che aveva una forma di Lichen, non una cavolata ma neppure una tragedia come si temeva. Comunque gli hanno fatto un tampone ed un prelievo del sangue per più approfonditi accertamenti.

In attesa degli esiti di questi esami l'ho invitato a parlar chiaro a sua moglie dicendogli che se non lo avesse fatto lui lo avrei fatto io.

Contemporaneamente, cioè in attesa dei risultati, in ufficio Sandra ha avuto altri comportamenti para isterici e di nuovo Bianchi ha commentato “Questa scopa poco”.

Questa volta sapevo che era vero.

Mi sono ricordato di essere non solo amico di Fabio ma anche di Sandra, e che un vero amico, al bisogno, non deve tirarsi indietro ma agire.

Come, anni prima Fabio aveva detto prima a me che a Sandra di essersi innamorato di lei, così in questa occasione io ho detto prima a Fabio che a Sandra: “Guarda che un rapporto matrimoniale non può resistere senza fare sesso e mi sa che Sandra ne risente molto di questo digiuno”

“Non m’importa e neanche voglio dirle niente, finché non conosco i risultati io non la sfioro”

“Tu no, ma se vuoi, te lo faccio io il favore di trombarla per te. Non può soffrire lei per una sbadataggine tua”

Lo sguardo stralunato di Fabio mi ha fatto rendere conto dell'assurdità che avevo detto, eppure quando avevo parlato di istinto, senza il filtro della razionalità, ero stato sincero; non avevo fatto una battuta: davvero avrei scopato Sandra per conto del marito.

Nonostante lo ...

... sguardo esterrefatto di Fabio, non ho sentito il bisogno di scusarmi dicendo che era solo una battuta ma persistendo nella mia totale sincerità ho ribadito quanto appena detto, aggiungendo che parlavo seriamente.

Ero serio sì: in quel momento mi ero ricordato di quante seghe mi aveva fatte Sandra. di quante leccate le avevo elargite io, ai tempi in cui eravamo stati insieme Ricordavo però anche che una scopata vera e propria non ce l'eravamo mai concessa, non eravamo veri fidanzati, giocavamo solo... ed ecco che, a distanza di anni, dal mio inconscio è emerso quel remoto desiderio rimasto inappagato.

Ci avevo provato, e come se ci avevo provato a quei tempi, ma lei aveva resistito, aveva ancora il concetto della verginità, dell'imene intatto da portare in dote all'uomo che l'avrebbe sposata. Sfregate esterne tante, penetrazioni nessuna! La mia voglia, rimasta inappagata per troppo tempo, riemerse, oserei dire che esplose.

Dicendo a Fabio un'apparente stupidata, mi ero reso conto di quanto ancora forte fosse la mia voglia di lei.

Per tutta risposta, Fabio è esploso in una fragorosa risata, convinto che scherzassi che non parlavo sul serio; non ho insistito oltre e glie l’ho lasciato credere.

Mi sono però auto invitato a cena a casa di Fabio e Sandra ed ho fatto in modo d’indurre Fabio a dire la verità alla moglie sul disturbo al cazzo, questa volta sì per avere anche io la coscienza a posto.

Pur senza fare salti di gioia, Sandra non l’ha presa tanto male, ha ...