La vigliaccata - Racconti Erotici

La vigliaccata

“Secondo me questa ha bisogno di trombare” aveva detto Bianchi quando Sandra se n’era andata irritata senza ammettere repliche.

Per l'ennesima volta nell'ultima settimana, lei aveva avuto uno scatto da isterica: sbattendo sul tavolo la pratica della quale stavamo parlando, aveva detto: “arrangiati tu, non me ne frega una mazza” ed era andata via di scatto .

Il fatto è che non stavamo discutendo ma solo ragionando, con molta pacatezza, di una questione che lei stessa era venuta a porre a me e a Bianchi. Poi all'improvviso ha avuto quell’impennata ingiustificata.

Sandra, ultimamente non solo non scherzava più con nessuno, ma s’infastidiva anche se altri scherzavano tra loro.

Era, anzi è, la migliore di tutto lo studio, in tutti i sensi; per competenza professionale, per produttività, per simpatia e per bellezza; Per quest'ultima qualità non primeggia perché è l’unica donna in mezzo a cinque maschi non proprio bellissimi, ma perché è davvero una donna bella fisicamente e, di solito, con comportamenti garbati che l'arricchiscono di fascino. Comunque da alcuni giorni avevo notato in lei dei cambiamenti

Era da sempre una donna molto elegante nel vestire, garbata nei modi di gesticolare e di parlare, incline al sorriso, alla cordialità; invece da qualche tempo ricorreva ad un trucco esageratamente pesante; portava tante sciarpe intorno al collo, di quelle leggere che si dovrebbero portare più per vezzo che per coprirsi; era diventata scontrosa con tutti e , cosa ...

... inaudita, più volte l'ho sentita parlare con degli intercalare grevi. Mai prima avrebbe detto “non me ne frega una mazza” al posto di ”non m’importa nulla”.

Fabio, suo marito, è un mio amico dai tempi delle scuole medie, anzi, è “il mio migliore” amico. Tra me e lui non ci sono mai stati segreti, abbiamo gusti diversi su tutto e per questo discutiamo spesso per ogni cosa; eppure ognuno di noi due darebbe se stesso per l'altro.

Sono stato io a far conoscere Fabio e Sandra, quando ai tempi dell'università io e Sandra stavamo insieme, ma eravamo consapevoli di non essere innamorati l'uno dell'altra, ci facevamo solo compagnia giocando a fare i fidanzatini, senza esserlo. Fabio invece se ne era innamorato follemente. Me lo confidò lui stesso, rammaricandosi enormemente di non potersi dichiarare a lei per non mancare di rispetto a me. Io ci risi sopra e non solo gli spiegai come stavano realmente le cose tra me e Sandra, ma sapendo che anche lei nutriva un certo interesse, ho fatto anche da “intermediario” per farli mettere insieme. Quando si sono sposati sono stato testimone dello sposo alle loro nozze.

Quando Sandra si è laureata l'ho voluta io nel nostro studio già ben avviato e non me ne sono mai pentito, essendosi rivelata veramente in gamba come persona; come professionista doveva fare esperienza, ma aveva tutta la buona volontà e in un paio d'anni ha surclassato molti altri diventando una punta di diamante dello studio stesso.

Quindi ora avete un’idea di quanto possa ...