Pillole di erotismo – Brevi esperienze di una giovane coppia
Data: 07/11/2022,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: FiancodiVenere, Fonte: RaccontiMilu
... dita e leccai quella che era rimasta umida di quella goccina. Alessio si riallacciò con una mano i pantaloni e si ricompose. Mi sorrise, era felice della mia premura verso di lui. Sembrò per il momento che il gioco finisse lì, poi avanzò però una richiesta: “Mari, perché non ti sfili le mutandine? Vorrei che venissi al ristorante che sei nuda sotto”, disse con tono serio. Subito sorrisi di imbarazzo, di certo non mi era mai capitato di ricevere una proposta simile in circostanze come quelle. Non sapevo se farlo o meno, mi metteva a disagio prendere quella decisione e protestai, ma subito Alessio mi incalzò con un: “Dai… Per favore, amore”. Restai ferma ancora un attimo a rifletterci. “Va bene”, mi convinsi. Non era di certo nulla di estremo, ma per me era nuovo e provavo una strana sensazione al pensiero di doverlo fare. Indossavo un lungo abito che mi fasciava la parte superiore del busto e poi cadeva morbido sul resto del corpo. Afferrai la sua estremità e lentamente lo feci risalire lungo le mie gambe fino ad arrivare alle cosce. Procedevo molto lentamente. Alessio intanto aveva un occhio per la strada ed uno per osservare me. Una volta che il vestito fu arrotolato fino alla parte più alta delle mie cosce, afferrai le due estremità delle mie mutande, ma non iniziai a sfilarmele subito. Mi prendevo i miei tempi, come se quel tempo che impiegavo nel decidermi a farlo mi servisse per darmi coraggio. Alessio lo vedeva che non ero a mio agio, ma era molto paziente: “Brava, ...
... amore, continua così”. Lentamente allora cominciai a sfilare le mutande verso il basso. Mi sollevai leggermente dal sedile dell’auto per facilitarmi e poco dopo arrivarono alle mie caviglie. A quel punto le tolsi completamente rimanendo col mio sesso nudo. Alessio prese le mutande dalle mie mani per annusarle. Erano quelle che mi aveva regalato lui poco tempo prima: una brasiliana bianca di pizzo trasparente sul davanti. Le annusò e mi guardò fisso negli occhi per un istante. Fu una scena sexy, quasi da film, ma non potei fare altro che sorridere. Ma era un sorriso che mascherava una leggera tensione e sensazione di disagio. Posò le mie mutande nello scompartimento sulla parte inferiore dello sportello sul suo lato e con la mano libera iniziò ad accarezzarmi le cosce ancora nude mentre con l’altra teneva il volante dell’auto. I suoi polpastrelli mi sfioravano delicatamente la pelle che ad ogni tocco rabbrividiva debolmente di piacere. In quel momento Alessio non poteva guardarmi, doveva tenere d’occhio la strada, ma sapeva bene come muoversi e come trovare la strada verso le mie zone più vulnerabili. A poco a poco si avvicinava sempre di più alla mia parte più intima ed io divaricavo lentamente le mie gambe. Sentivo i miei muscoli tesi e il mio bacino che aveva voglia di spingersi verso la sua mano. Finalmente arrivò su di lei. Quella novità di andare in un luogo pubblico senza mutande sotto i vestiti aveva acceso una certa tensione sensuale in me, e non solo in me. Sempre con i ...