1. La prima volta con un Black. Prima parte.


    Data: 05/11/2022, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Voyeur Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... suo corpo contro il mio per avere un affondo del mio cazzo più forte profondo. Chiudo per un attimo gli occhi e la immagino sotto i colpi del cazzo di Amir. Avverto forte il desiderio di vivere un momento simile: la cosa mi eccita e mi fa raggiungere il piacere assieme a lei, che gode di un ulteriore orgasmo e trascina anche me nel piacere. Le affondo dentro tutto il cazzo e poi esplodo con un orgasmo che mi svuota totalmente. Restiamo abbracciati e, lentamente, ci addormentiamo. Al mattino, mentre facciamo colazione assieme a lui, con diplomazia cerco di capire quando Amir se ne andrà.
    
    «Quanti esami ti sono rimasti, oltre alla tesi?»
    
    Lui guarda lei e poi me, dopo di che risponde:
    
    «Mi è rimasto un esame che darò fra due giorni e poi la tesi. Il professore mi ha garantito che, al massimo, dovrei aver finito per la fine del mese e sono molto ansioso di ripartire. A casa le cose non vanno bene e mia madre ha bisogno del mio sostegno».
    
    Guardo mia moglie e poi espongo la mia idea.
    
    «Quando tutto sarà finito, ci piacerebbe festeggiare con te prima che tu parta. Ti offriremo una cena».
    
    Lui ci sorride e ci conferma che per lui sarà un piacere. Passa una settimana e Irene è sempre più in ansia. La sera mi scopa con sempre maggior desiderio e mi chiede di prenderla anche nel culo, con molto impeto.
    
    «Spaccami il culo! Spingilo tutto dentro! Fammi male…Sfondami!»
    
    La chiavo molto duramente e a lei sembra non bastare mai. Poi viene il giorno che Amir discute la ...
    ... tesi. Un venerdì mattina, andiamo con lui in facoltà e, alla fine, si laurea riportando 110 e lode. Irene lo abbraccia e si complimenta con lui, davanti a tutti. Per l’occasione indossa un tubino elasticizzato abbastanza trasparente, che mostra, se pur velatamente, le sue forme stupende e, diversi altri studenti, le inviano occhiatine ammiccanti, ma lei sembra avere occhi solo per Amir.
    
    «Bravissimo Amir! Lo sapevo che eri il migliore! E adesso, divertiti con i tuoi amici, poi andiamo a festeggiare e ti darò un regalo per la tua bravura».
    
    Lui ha solo il tempo di rivolgerle uno sguardo sorridente, che i suoi amici lo trascinano nei festeggiamenti. Noi ce ne torniamo a casa e lo vediamo tornare la mattina del giorno dopo, distrutto e quasi ubriaco. Fa una rapida doccia e si infila a letto, dove resta fino alla sera, quando, verso le venti, ci raggiunge in terrazza e si scusa con noi.
    
    «Scusatemi, ma ieri ero impresentabile. Abbiamo fatto una baldoria pazzesca. Fra scherzi, bevute e giochi assurdi, non mi sono nemmeno reso conto che era l’alba. Se volete, possiamo andare a cena, perché domani sera, alle ventuno, ho il volo per casa».
    
    Irene impiega due minuti a prepararsi. Mai visto fare così in fretta e ci costringe ad entrare nella prima pizzeria che incontriamo. Una semplice pizza e birra e, alla fine, è impaziente di tornare a casa, per dargli il suo regalo che, dentro di me, ho già capito in cosa può consistere. Appena in casa, indica a me e ad Amir il divano, mentre ...
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