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Una moglie in prestito
Data: 03/11/2022, Categorie: Tradimenti Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... “Avanti… dillo che ti piace.” “Aaaahhhh… sììì…” Restai un secondo ad ammirare la straripante sensualità della donna che se ne stava davanti a me, con le mani legate in alto, la testa leggermente piegata all’indietro, gli occhi chiusi e la bocca spalancata, dalla quale continuava a uscire un mugolio monotonico. Staccai la mano destra dal suo seno e la accarezzai leggermente nei capelli neri, lisci e lunghi, che sentii morbidi come la seta, e poi mi abbassai con una lentezza esasperante. Mi inginocchiai davanti a lei e le sfilai lo slip del costume, ammirando estasiato il morbido movimento dei suoi splendidi piedi e dei sandali rossi che indossava mentre si alzavano uno dopo l’altro, lasciando che il costume si staccasse definitivamente dal suo corpo. Le accarezzai delicatamente i peli della fica, neri e tagliati corti, le allargai leggermente le grandi labbra, che sentivo calde e pulsanti, e mi tuffai finalmente nella sua intimità, spingendo la lingua in profondità e affogando nel mare caldo del suo corpo. La leccai ovunque, riempiendomi del suo sapore dolcissimo, mentre con le mani le sfioravo i piedi. Lei fece uno sforzo enorme per non urlare il suo piacere, che avrebbe attirato l’attenzione di tutte le persone che sentivamo muoversi fuori dalla porta. Mi sussurrò solo: “Oddio, amore, sììì…” Andai avanti a leccarla a lungo, accompagnato dal suo mugolio soffocato che avrebbe voluto essere un urlo, e poi mi staccai dalla sua fica. Mi alzai, le passai ...
... la mano sinistra dietro la schiena, stringendola a me con forza, e con la mano destra le spinsi il mento verso il basso, obbligandola a spalancare la bocca. E a quel punto le sputai dentro un enorme fiotto di saliva e di umori, che lei deglutì immediatamente. “Il tuo sapore mi fa impazzire”, le dissi, e prima che lei potesse rispondermi qualsiasi cosa, mi tolsi il costume, che lanciai lontano, mi impugnai il cazzo con la mano destra e glielo piantai nella fica, spingendomi dentro di lei con forza, in profondità. Le entrai tutto e sentii il mio cazzo grosso e durissimo arrivarle fino al cuore. Lei, che forse non si aspettava di essere penetrata così improvvisamente, allargò istintivamente le gambe, e si lasciò scappare un grido: “Aaaahhh!!!” “Stai zitta!” “Aaaahhh… oddio, Emi…” “Cazzo, Fede, che figa che sei…” Presi a muovermi con forza dentro e fuori dal suo corpo, dandole dei colpi decisi e profondi che la facevano ondeggiare avanti e indietro, mentre la corda che le stringeva i polsi la obbligava a lasciarsi possedere in quel modo. Le palpai il culo con la mano sinistra, mentre con la destra le accarezzavo la guancia e la obbligavo a tenere i suoi occhi nei miei. “Sei fradicia…” “Oh, sìììì… Emi, scopami… scopami cosììì…” “Ti piace èh?” Non fece in tempo a rispondermi. Un suono improvviso e inaspettato ci fece trasalire entrambi. E quel suono si ripeté una seconda volta. Non c’erano dubbi. Qualcuno stava bussando alla porta. Ci bloccammo ...