Una moglie in prestito
Data: 03/11/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... ferro. E di pezzi di ferro in giro ne avevo incontrati tanti. Praticamente tutti gli uomini che avevano avuto il piacere di inquadrare con il loro sguardo il solco profondo ed enorme delle sue tette, che lei evitava attentamente di coprire, come se facendolo avesse violato una qualche legge fondamentale della natura.
Mi regalai ancora qualche istante, e lasciai che i miei occhi si riempissero della vista delle sue splendide gambe e dei suoi piedi, sempre curati ed esaltati da tacchi spesso estremi. Quelli che stava indossando ora sorreggevano per un’altezza di una decina di centimetri un paio di sandali da spiaggia con la suola in legno e con un laccio di tessuto rosso come il fuoco che la cingeva alla base delle dita, perfettamente tinte di un rosso che a me parve ancora più caldo.
La cavigliera d’argento che portava alla caviglia destra non era necessaria per fare dei suoi piedi l’alimento fondamentale del mio desiderio, così come non lo erano il tatuaggio tribale che aveva sulla spalla destra e il piercing che si era fatta fare all’ombelico il giorno prima del nostro matrimonio.
“Rappresenta te, che mi sei entrato dentro fondendoti con tutta me stessa”, mi aveva detto.
In quel momento, in cui stavo godendo nel guardare la sua espressione di attesa, poche parole mi attraversarono il cervello in un pensiero solitario. E quelle poche parole erano la descrizione sintetica che avrei dato di lei: “Un metro e sessantacinque di sesso che cammina sui sandali.”
Lei mi ...
... stava guardando regalandomi quell’espressione che tanto bene conoscevo. Quando stava per fare qualcosa che le avrebbe dato piacere, gli angoli della sua bocca piegavano leggermente verso l’alto, disegnando sulle sue labbra carnose un sorriso appena accennato, una specie di ghigno malizioso, che le arrivava fino agli occhi, che si accendevano di una luce particolare, carica di quella sensualità e di quella ricerca del piacere fisico che le partiva dal centro del cuore.
Anche in quel momento, come in tanti altri, mi sentii inadeguato. Quella che avevo di fronte, e che ancora una volta mi stava chiedendo di fare sesso estremo con lei, era una donna troppo bella e troppo intrigante. Mai avrei pensato che la mia dolce metà avrebbe assunto le sue sembianze e si sarebbe portata addosso tutta quella carica erotica.
Ci eravamo conosciuti in università, a Milano. Io avevo un anno più di lei, che mi venne presentata da un amico in occasione di una festa che io e i miei coinquilini avevamo organizzato in casa nostra.
“È la mia nuova ragazza”, mi aveva detto quello, aggiungendo “è una porca pazzesca. Mi sa che me la sposo.”
Un’ora dopo ero chiuso in bagno con lei che, inginocchiata davanti a me, mi stava facendo un pompino da urlo.
Il suo ragazzo passò tutta la serata senza accorgersi che i Martini che lei continuava a bere non riuscivano a coprire del tutto il sapore del litro di sperma che le avevo schizzato in gola.
E pochi anni dopo me l’ero trovata alla mia destra, ...