Una moglie in prestito
Data: 03/11/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: alebardi, Fonte: Annunci69
... vestita con un abito bianco e lungo, davanti a un prete che mi stava dicendo: “Puoi baciare la sposa.”
Cosa aveva trovato in me una donna come quella? Di certo non mi aveva sposato per il mio aspetto fisico. Non che fossi un brutto uomo, anzi, i miei successi personali li avevo sempre ottenuti anch’io, ma il mio metro e ottanta, i miei capelli neri come la barba incolta che disegnava il mio viso, e il mio fisico asciutto, ma nella norma, non erano stati la chiave che mi aveva permesso di mostrarmi diverso da tutti gli altri, agli occhi di quella donna che avrebbe potuto avere chiunque.
La chiave del mio successo stava nel fatto che Federica aveva trovato in me non solo un compagno di letto, ma anche un compagno di giochi, un inaspettato complice, che aveva sempre condiviso con lei tutte le sue fantasie, anche le più perverse, e che con lei le aveva trasformate in realtà.
Una complicità, la nostra, che aveva fatto di noi una coppia incredibilmente unita, nonostante le apparenze.
E le apparenze erano che lei ogni tanto si divertiva anche con altri, uomini o donne, alle volte in mia presenza e altre volte senza di me. Il suo mestiere, fiorista in un negozio del centro di Pavia, le facilitava la continua conoscenza di nuove persone, e la sua predisposizione all’intimità aveva fatto del suo negozio un punto di ritrovo per molti amanti dei fiori, e per molti altri che ai fiori non erano minimamente interessati.
Non avrei potuto stare con lei e continuare ad amarla ...
... come la amavo, se la natura non mi avesse completamente privato del sentimento della gelosia. Anzi, quando vedevo mia moglie fare sesso con altri non potevo resistere al piacere fisico che la vista mi dava. Guardavo e godevo. E mentre continuavo ad accarezzarle la guancia sinistra, perso nelle quattro mura del bagno di quel campeggio, non potevo evitare di pensare che lei era la mia attrice porno preferita.
“Dai, Emi, fallo. Legami.”
La sua voce, calda e profonda, mi riportò al presente. Le diedi un bacio sul collo, mentre con la mano sinistra presi a palparle con forza il culo. Non le risposi, ma mi limitai a voltarmi verso lo zaino che avevo portato con me, e ne estrassi una sottile corda bianca.
“Alza le mani”, le dissi con quel tono di voce freddo e duro che sapevo essere per lei un irresistibile afrodisiaco.
Mi riempii del suo sorriso e la guardai mentre impugnava il soffione della doccia che spuntava dal muro.
Ci misi meno di un minuto per passare ripetutamente la corda intorno ai suoi polsi, che legai stretti al tubo che dal muro arrivava al soffione.
Mi presi un secondo per guardarla e la trovai bellissima, come sempre. La sua bellezza era resa ancora più estrema dal fatto che avesse le braccia in alto e i polsi legati alla doccia. Quella che stavo guardando era la fotografia più pura del sesso assoluto.
Le misi entrambe le mani sul culo e presi a leccarle il collo con forza, in modo volgare, riempiendomi del sapore della sua pelle e del suo mugolio ...