La mia vita con lei 22 – Viaggio in Svizzera – parte seconda
Data: 08/07/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... nonostante il mio cazzo si indurisca sempre più lei non sembra soddisfatta e si siede in pizzo al letto invitandomi ad alzarmi e attacca con una spagnola leccandomi la cappella quando arriva a tiro delle sue labbra: “Mmmmmmhhhhh siiiii daiii” gemo per poi dirle: “Per essere la prima volta che vai con un uomo ci sai fare però”; lei mi guarda sorridendo: “E pensi che io e tua moglie ieri abbiamo solo scopato e dormito?” “Allora mi spiego tuttooooooohhhh” e lei continua imperterrita l’opera per farmelo drizzare nuovamente e finalmente dopo una ventina di minuti, conditi dai continui ululati di Gabriella, sono pronto a prenderla di nuovo: “Ti darei subito il culo Riccardo mio, ma li sono vergine sul serio non me la sento, dai montami su” e si sdraia di schiena con le cosce alzate e le vado sopra impalandola con un colpo secco:
“Aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh” urla e comincio a trapanarle la figona godendomi il suo viso, sotto di me, stravolto dal piacere che le sto dando: “Daiiiii spingiiiii mettimelo tutto dentrooooaaaahhhh siiiii sei enormeee sei durissimoooooo godoooooo vengooooooaaaahhhhh” urla dopo neanche un minuto che la monto; sono concentratissimo per farla stragodere, non sento più niente dall’altra stanza, potrebbero anche urlare a squarciagola entrambe e non me ne accorgerei, i miei sensi sono tutti occupati a percepire e a godere del piacere della donna sotto di me; Helen mi tira a se e con la lingua cerca avidamente la mia bocca e mi da un bacio alla francese che però ...
... deve interrompere subito per urlare, travolta da un altro orgasmo; le sto dentro per tre quarti d’ora e la faccio venire sei volte in tutto prima di riempirle di nuovo la figona con una lunga e calda sborrata; lei mi tira di nuovo a se e mi bacia con passione mentre sento la sua figa contrarsi per prendersi tutto il mio seme, poi ci stacchiamo e ci sdraiamo di fianco stringendoci l’uno all’altra: “Riccardo mi hai aperto un nuovo mondo, non credevo potesse essere così bello sai? Sei un uomo fantastico sono molto felice per la mia amica, sei l’uomo migliore che le poteva capitare” “Non le sono capitato Helen, ci siamo voluti fin da ragazzi, purtroppo però non siamo stati capaci di capirlo subito, troppa paura di quello che poteva pesare la gente” “Sai Riccardo, quando 23 anni fa Gabriella mi ha detto che se ne tornava a Roma mi è sembrato di impazzire, non ci volevo credere. Mi sono sentita ingannata, ho pensato che avesse un’altra donna li e l’ho odiata, si è questa la parola, l’ho odiata da morire. Poi è arrivata Carola e pian piano mi ha riempito il vuoto che mi aveva lasciato Gabriella; però ho continuato a pensare a lei, me la immaginavo con un’altra e rosicavo” “In effetti viveva con una donna, ma era sua madre, mia nonna” “Non lo sapevo, non l’ho più cercata non ho mai risposto ai suoi messaggi, non ne volevo più sapere niente di lei e per troncare del tutto ho proposto a Carola di sposarci ……” l’ululato di Carola “Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh” la distrae per un attimo e poi ...