La collana 2
Data: 02/11/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Vittorio si attivò immediatamente, anche se aveva qualche perplessità inespressa; da uomo d’affari, non si fidava dell’interlocutrice anche se era la moglie che amava; contattò un’agenzia e chiese un ragazzo di colore, con una mazza sui venti centimetri, disposto per due ore a scoparsi una bella cinquantenne davanti al marito che assisteva senza intervenire; la sborrata non era esclusa, ma dipendeva dalla situazione.
Ottenne un vasto catalogo con una sfilza di maschi meravigliosi, tutti garantiti dal punto di vista igienico e sanitario, molto cazzuti, tra i quali avrebbe indicato il soggetto prescelto; la sera stessa del lunedì presentò il catalogo a sua moglie e le chiese di indicare il preferito, tenendo conto anche delle caratteristiche sociali e culturali, per non imbattersi in buzzurri volgari e violenti; lei accolse con grande emozione il ventaglio di proposte e impiegò un paio di giorni prima di decidere.
Il martedì mattina, Giulia telefonò a Vittorio mentre era in ufficio e gli chiese se fosse possibile fermarsi da loro il venerdì pomeriggio e per tutto il week end; naturalmente, le garantì che si poteva, ma le suggerì di portarsi dietro la chiave di casa che tenevano dalla suocera per ogni evenienza; di avvertirlo sul telefonino quando arrivava; nel caso, sarebbe entrata autonomamente, si sarebbe sistemata nello studio e avrebbe atteso che lui la chiamasse.
Le spiegò che avevano previsto per quel pomeriggio manovre della durata di un paio di ore da cui ...
... era meglio se rimaneva fuori; a voce, le avrebbe spiegato meglio; l’altra accettò senza problemi; ritenne che era meglio non farne parola a Ginevra per non turbare il fragile equilibrio.
Il mercoledì, Ginevra non rinunciò alla sua scopata con Filippo e Vittorio accolse a casa Lorena, con la quale, forse per lo stimolo della prossima avventura, diventò assai più tenero e dolce; la amò come fosse l’ultimo approdo possibile; lei sentì di essere entrata in lui, mentre in realtà lui le riempiva l’utero con la sua mazza quella volta più dura del solito, e di essere in perfetta simbiosi con l’uomo che, involontariamente, aveva imparato ad amare.
“Sbaglio o oggi mi sembri più innamorato del solito?”
“Di te lo sono sempre; non avere timore per altre telefonate; nel caso, non rispondo; ora voglio solo sentirmi posseduto in te; sono io a scoparti ma sei tu che ti prendi dentro la parte migliore di me quindi, fai quello che il cuore ti suggerisce.”
Non se lo fece ripetere e si piegò sul ventre a leccare la mazza, dai coglioni alla punta; lo sentiva fremere con più voglia e godette più volte mentre passava la lingua su tutta l’asta e, con una mano fra le cosce, si masturbava lentamente, golosamente; prese in bocca il cazzo durissimo e si fece scopare a lungo, con rischi per la sua respirazione; succhiò, leccò e mordicchiò con gioia scopandosi a lungo tra lingua e palato, fino all’ugola.
Quando lui le fece allargare le gambe e si piegò sulla figa, gli strinse la testa tra le ...