1. Ferro


    Data: 02/11/2022, Categorie: Hardcore, Prime Esperienze Tabù Autore: be69a0b85678, Fonte: xHamster

    Da quando i miei genitori scomparvero in un incidente, fu mio zio a provvedere al mio sostentamento. Io all'epoca ero una ragazzina, e di colpo mi trovai catapultata dalla città dove vivevo ad una fattoria perduta sulla collina. Mio zio viveva solo, in un grande casolare, e si rivelò subito essere un uomo rozzo e brutale al quale l'isolamento non aveva certo contribuito a migliorare l'indole. Iniziò presto una vita di piccoli soprusi, dove venivo obbligata a lavorare praticamente come una schiava. Subivo delle punizioni per ogni nonnulla, mi bastava fammi scoprire inoperosa perché mio zio andasse su tutte le furie dicendomi cose terribili, come ad esempio che non pensassi che essere un'orfana mi facesse avanzare diritti nei suoi confronti, ma che anzi era lui, assicurandomi vitto e alloggio, che aveva diritti verso di me. La mia vita sarebbe stata un inferno totale se non avessi trovato, all'insaputa di mio zio, un’insolita e inaspettata amicizia.
    
    Una delle punizioni alle quali ben presto lo zio mi assoggettò, per dimostrarmi che valevo meno che niente, consisteva nel rinchiudermi nella cuccia del cane. Era una cuccia molto grande, quasi una piccola casetta, originariamente costruita per ricoverare ben 4 a****li, che dovevano servire ad ordinare il bestiame. A quell'epoca tuttavia di cani ne era rimasto solo uno, che viveva in quella cuccia come fosse una reggia. Si chiamava Ferro. Era un cane di appena 3 anni, dal bel pelo fulvo, un cane di medie dimensioni, dolcissimo di ...
    ... carattere. Quando lo zio mi rinchiudeva assieme a lui dentro la cuccia per delle ore io,inizialmente, rannicchiata in un angolo, mi abbandonavo ad un pianto disperato. L'unico mio conforto fu proprio Ferro, che dapprima stupito di quella forzata convivenza, ad un certo punto prese a venirmi vicino e col muso a spingermi dolcemente su una spalla, leccandomi sobriamente i capelli, insomma facendo tutto ciò che era in suo potere per consolarmi. Ferro fu per me il primo e unico amico che ebbi in quella dannata fattoria.
    
    A poco a poco trovai che quelle forzate permanenze non erano affatto spiacevoli: intanto mi sottraevano alla disgustosa presenza del mio precettore il quale smetteva almeno di darmi ordini, e nel contempo stabilivo un rapporto sempre più intimo e affettuoso con quel docile e sensibile a****le. Anche lui si doveva sentire solo probabilmente e appena io mettevo piede dentro la cuccia, sospinta dalla mano sgarbata di mio zio, subito si accucciava contro di me.
    
    Una volta lo zio decise di rinchiudermi nella cuccia per una notte intera. Avevo rotto un piatto sfaccendando in cucina per preparare la cena, e mio zio decise che sarei stata rinchiusa per punirmi di quella disattenzione e , vista l’ora , con la possibilità di essere liberata solo l’indomani. Stavolta mi premunii di portare con me qualcosa da mangiare e mi nascosi addosso un piccolo barattolo di marmellata sottratto dalla dispensa. Quando mio zio mi rinchiuse, la sera era ormai inoltrata,iniziava a fare ...
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