"mia cognata.... all'improvviso"
Data: 01/11/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
Come si dice: "Natale con i tuoi....."
Erano più di venticinque Natali che Germana e Rodolfo, non trascorrevano quella importante festa in famiglia.
Rodolfo è il fratello di mia moglie Maria e Germana sua moglie.
Si erano conosciuti all'università: egli già un brillante ricercatore, lei divenne fin da subito la sua allieva prediletta.
Dopo un breve fidanzamento, appena Germana si laureò, si sposarono.
Io e Maria fummo i loro testimoni di nozze.
Entrambi vinsero un master in Inghilterra e si trasferirono vicino Londra.
Data la bravura di entrambi, spiccarono il volo ed accettarono incarichi prestigiosi, per cui fu giocoforza che il Regno Unito divenisse la loro seconda patria.
Ritornavano solo nel mese di agosto per le vacanze, ospiti della casa dei genitori di lei, al mare, in provincia di Latina.
I genitori di Maria, per stare quel mese vicino al figlio, puntualmente prendevano in affitto un villino nella stessa località, ed io e mia moglie divenivamo loro ospiti quasi fissi.
La notizia della riunione di famiglia, Maria l'aveva appresa dall'anziana madre, che non vedeva l'ora di riabbracciare il figlio.
Appena rientrato dal lavoro, ne fui messo al corrente anch'io.
Rimasi un attimo muto e stupito, tanto che mia moglie mi chiese:
"Che c'è, non sei contento? E' una vita che non li vediamo".
Non risposi subito, poi, con un'espressione di circostanza, dissi:
"Certo tesoro, mi fa molto piacere".
"Desidero organizzare un Natale da ...
... favola, qui tutti da noi; i miei sono anziani e non li voglio affaticare: penseremo noi a tutto" decise.
Quella sera a letto, tornai con la mente a venticinque anni addietro: Agosto del novantacinque.
Allora io, avevo trentaquattro anni, Maria un anno di meno. Verso il dieci del mese raggiungemmo i suoi, che avevano già con loro mio figlio, il loro unico nipote.
Rodolfo era più grande della sorella di un paio di anni e Germana, se non sbaglio, essendo del sessantaquattro, aveva trentuno anni.
Ella, una donna minuta, meno di un metro e sessanta, non doveva pesare più di cinquanta chili. Capelli neri lunghi alle spalle, occhi scuri, labbra carnose, una fossetta sulla guancia destra.
Il seno ben proporzionato e pretenzioso, su un corpicino davvero stuzzicante: culetto tondo e sodo e due belle gambe che finivano su due piedini molto seducenti e ben curati.
Quello che la valorizzava, dandole un tocco "magico", era il trucco, leggero ma sapientemente distribuito dagli occhi alle guance, alla bocca.
Non ricordo di averla mai vista priva.
I due, all'epoca, erano sposati da quattro anni, ancora senza figli.
Germana aveva sempre avuto, nei miei confronti, un atteggiamento molto affettuoso, anche perché, di carattere, sono l'opposto del marito, che, al contrario, è sempre sulle sue e spesso molto scostante; quel fatto l'affascinava, e più di una volta una sua carezza diventava un mezzo per comunicarmi qualcosa di diverso.
Ed una sera di agosto, qualcosa di ...